Presenti cittadini e politici. ‘Ricordiamo un uomo che aveva dialettica politica, dignità e rispetto per tutti’
Il Faro on line – “Ho tenuto in modo particolare a celebrare questa ricorrenza, a cogliere questa occasione per ricordare Massimo Di Somma, presidente dell’allora circoscrizione XIII, nel decennale della sua morte. Non ho avuto modo di frequentarlo dal punto di vista politico ma solo da cittadino e devo dire che in lui trovai una persona disponibile all’ascolto, un politico pronto a collaborare e a far sue le richieste dei cittadini. Purtroppo una grave malattia non gli ha permesso di portare a termine il suo mandato, troppo breve, solo un anno e mezzo durante il quale ha avuto modo di dimostrare la passione e l’impegno che ogni uomo politico deve avere. Un tempo breve che però mi ha dato modo di capire che è stato il migliore presidenteâ€.
Con queste parole il presidente del municipio XIII, Giacomo Vizzani ha preceduto la messa che si è tenuta questa mattina, eccezionalmente nella Sala consiliare, peraltro dedicata proprio a Massimo Di Somma, scomparso il 25 marzo del 2000. La prima messa celebrata in un’Aula consiliare, dove cittadini, politici di maggioranza e opposizione e impiegati si sono radunati nel ricordo di Di Somma. Toccante l’intervento del vice presidente del municipio, Renzo Pallotta che invece con Di Somma ha condiviso l’impegno politico nell’allora circoscrizione XIII.
“Con Massimo – ha detto Renzo Pallotta – abbiamo lavorato tanto per questo quartiere che lui stesso aveva individuato essere un territorio dalle grandi potenzialità . In questi giorni ho avuto modo di riflettere e di ricordare tante occasioni e in questo momento particolarmente commovente, viene spontanea una riflessione: quella che al di là di ogni fede politica, di schieramenti e ideologie, al di là , perché no, della più semplice fede calcistica che ci divideva, resta il ricordo di un uomoâ€.
Come ha avuto modo di affermare il celebrante, il vice parroco di Santa Monica, don Salvatore, Massimo Di Somma era “una persona per bene, un giovane che ha fatto tante cose buone per il territorio e questa celebrazione segna l’incontro tra la fede e i valori cristiani. Il 25 marzo, è una festa ebraica con la quale viene indicato il giorno dell’inizio della gestazione di Maria e quindi della vita di Gesù. Vita e morte – ha detto don Salvatore – un progetto di storia che non riguarda soltanto i grandi dai nomi altisonanti ma soprattutto i protagonisti della vita di tutti i giorni, i più umili e oggi siamo qui, in un luogo pubblico, per ricordare un uomo che aveva dialettica politica, dignità e rispetto per tuttiâ€.