Tullio Dariol, Presidente Fia: “Abbiamo creduto subito nell’importanza di offrire il nostro contributo a questo popolo”
Il Faro on line – Tutti, grazie alla potenza di tv, web e social network hanno assistito attoniti alle testimonianze del terribile terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il Nepal il 25 aprile 2015 provocando oltre 8000 vittime. Una scossa sismica di tale potenza ed intensità da provocare morte e distruzione anche in alcuni paesi limitrofi come Tibet e India. L’epicentro è stato individuato a metà strada tra la città di Pokhara e la capitale Kathmandu. I palazzi sono crollati, le strade sbriciolate, oggetti scaraventati a centinaia di metri di distanza. Le città sono state coperte da una coltre di polvere e detriti tale da rendere irriconoscibili città e paesi interi.
La situazione non è stata certo migliore nelle aree rurali e montane, dove peraltro le condizioni di povertà avevano spesso costretto la popolazione a costruire piccole abitazioni o strutture non molto solide… di certo non antisismiche.
Immediatamente è stata attivata un’ampia rete di solidarietà in tutto il mondo, grazie alla quale è stato possibile fornire aiuti in emergenza. Ma a pochi mesi dall’avvenimento i riflettori si spensero e, purtroppo, con essi anche molti aiuti. Ad un anno di distanza non sono rimaste molte organizzazioni a dare supporto a questa popolazione.
Farmacisti in aiuto Onlus è stata una delle Associazioni che, fin da pochi giorni dopo il sisma, si è attivata in Partnership con una Associazione che operava in Nepal già da molti anni per organizzare l’invio di aiuti umanitari.
Spiega Tullio Dariol, Presidente di Farmacisti in aiuto: “Abbiamo creduto subito nell’importanza di offrire il nostro contributo a questo popolo. Un supporto concreto che si è trasformato in una straordinaria raccolta fondi e la successiva consegna di kit “di sopravvivenza” a puerpere e neo-mamme”.
Non è mancato il supporto anche all’educazione, con l’acquisto e distribuzione a delle scuole di materiale scolastico necessario per cercare di ripristinare un barlume di quotidianità.
In questi mesi si sta cercando di raccogliere fondi per la ricostruzione di 4 scuole situate in zone ritenute critiche , quali i villaggi di Yarsa e Saramthali, entrambi nel Distretto di Rasuwa. In particolare, il progetto su cui si sta lavorando è la scuola primaria di Namuna (Saramthali). Ospiterà 39 bambini dai 5 agli 8 anni (sarà un punto di riferimento anche per i bambini che vivono nei villaggi vicini) e 4 insegnanti. Questa scuola sarà grande 125 metri quadrati, sarà dotata di servizi igienici e sarà realizzata seguendo tecniche antisismiche e in linea con l’architettura nepalese.
Conclude Tullio Dariol: “Si tratta di un maxi progetto per cui è necessario unire le forze. Al momento la raccolta fondi attivata dall’Associazione Asia Onlus che stiamo supportando per questo progetto, è in continuo movimento. L’idea di fondo, che ci sentiamo di sostenere, è il concetto di build back better non solo riferito a case ed edifici ma anche e soprattutto al loro approccio verso educazione, ambiente, integrazione sociale e imprenditorialità”.
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