Lavoratori precari a Fiumicino, muro contro muro tra Cisl e Comune
Cosentino: “Sconcertati dalle parole del sindaco Montino e dell’assessore Calicchio. Una gestione fallimentare”.
Dichiarazioni di Giancarlo Cosentino CISL FP Roma Capitale e Rieti in risposta al Sindaco Montino e all’Assessore Calicchio del Comune di Fiumicino
Fiumicino – “Abbiamo ascoltato e letto con attenzione le dichiarazioni a mezzo televisione e a mezzo stampa del Sindaco Montino e dell’Assessore alla Scuola Calicchio del Comune di Fiumicino, dopo la nostra manifestazione nella piazza antistante il palazzo comunale. Riteniamo che in un Paese democratico sia fondamentale il ruolo del sindacato, soprattutto quello che ascolta i lavoratori, che tutela i loro diritti, che decide con loro le iniziative sindacali e legali da intraprendere e che non è soggiogato dal potere o dagli interessi di chicchessia”. Lo afferma Giancarlo Cosentino, CISL FP Roma Capitale e Rieti, in risposta a Montino e Calicchio.
“Questo è il sindacato CISL Funzione Pubblica, e ieri lo abbiamo dimostrato in piazza chiedendo la semplice applicazione di una Legge italiana emanata dalla Ministra Madia che il Comune di Fiumicino ha il diritto e dovere di adottare, senza dover sottoporre ad ulteriori concorsi pubblici insegnanti ed educatori che hanno sostenuto già nel 2014 un concorso pubblico e che permette oggi la stabilizzazione diretta.
Possiamo garantire all’Assessore Calicchio che i precari del Comune di Fiumicino del settore educativo scolastico sono dipendenti “doc”, perché da oltre venti anni lavorano per educare centinaia e centinaia di piccoli utenti di Fiumicino, tra mille difficoltà organizzative e gestionali, avendo superato numerosi concorsi pubblici presso la stessa amministrazione comunale.
La legge Madia
Siamo rammaricati inoltre – prosegue Cosentino – che il Sindaco Montino non sia stato adeguatamente informato dai propri uffici della portata della Legge Madia che ha permesso, ad esempio, a Roma Capitale di stabilizzare ben 2000 insegnanti ed educatori, senza dover effettuare ulteriori prove concorsuali, e che in Italia ha già permesso la stabilizzazione di decina di migliaia di precari. E non è stato altresì informato che la procedura di stabilizzazione diretta della Madia permette di prorogare le graduatorie del concorso 2014, per le sostituzioni del personale assente, fino al 31 dicembre 2020, al contrario di quella attuata dal Comune che è limitata al 31 dicembre 2019.
Poi se stabilizzare direttamente invece di fare un nuovo concorso per il Sindaco Montino vuol dire ripensarci, per la CISL FP vuol dire applicare una norma più favorevole per i lavoratori, che debella la piaga del precariato e che è diretta esclusivamente al personale già in servizio presso il Comune di Fiumicino con un’alta propfessionalità acquisita in decenni di attività svolta nello stesso Comune.
Non vorremo quindi che le strumentalizzazioni non siano dalla nostra parte ma in quella di altri. Non esiste la strumentalizzazione politica quando si parla di precarietà e di persone che hanno lavorano da oltre venti anni con contratti a tempo determinato che la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato da anni illegittimi per la Pubblica Amministrazione.
Siamo rimasti poi sconcertati dal termine utilizzato dallo stesso Sindaco che ha definito la prova orale del concorso pubblico bandito dalla sua Giunta un semplice “incontro con la commissione”, facendo supposizioni che non vogliamo nemmeno commentare in quanto si commentano da sole.
Promesse mancate
Purtroppo, il Sindaco Montino non rammenta le dichiarazioni fatte alla stampa la scorsa estate alle lavoratrici assicurando che se ci fosse stata una norma che avesse garantito e reso legittima la stabilizzazione diretta, l’avrebbe applicata, ora esiste ma non viene presa in considerazione.
Basta ricordare la gestione, che riteniamo fallimentare, in tema di risorse umane, del Sindaco Montino, dalla mancata assunzione, oramai da quasi un anno, degli agenti della Polizia Locale che assicurano la sicurezza nelle strade di Fiumicino e dell’Aeroporto, alla mancata valorizzazione del personale attraverso l’istituto delle progressioni economiche orizzontali, uno dei pochissimi enti della Città Metropolitana di Roma Capitale che da quasi dieci non fa progredire i propri dipendenti.
Siamo invece onorati come CISL Funzione Pubblica di difendere i diritti dei lavoratori e continueremo a farlo con tutte le nostre forze, soprattutto di quelli dei precari a cui è stata tolta anche la dignità senza poter assicurare alcuna garanzia di un posto di lavoro fisso per sé e per le loro famiglie, siamo altresì onorati che i lavoratori credano nei sindacati che li sanno rappresentare, come abbiamo fatto noi ieri in piazza accanto a loro”.