Roma Kite Academy: “Nessuna concessione, nessuna conquista, nessun vantaggio economico”
“L’Amministrazione Capitolina non ha affidato 300 metri lineari alla Roma Kite Academy, ma è stata fatta solo una richiesta alla Capitaneria di Porto di Roma finalizzata all’autorizzazione per il posizionamento di un corridoio di lancio per i kitesurf.
Ostia – A proposito del tratto di arenile utilizzato dall’associazione Roma Kite Academy, riceviamo e pubblichiamo una dettagliata precisazione firmata da Fabrizio Corradini, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Roma Water Sport”,.
“Occorre innanzitutto precisare che la Roma Kite Academy non esiste poiché non è un ente giuridico né un’associazione sportiva dilettantistica; è semplicemente un nome di “facciata” che la A.S.D. Roma Water Sport, che ha come finalità istituzionale lo sviluppo e la diffusione di attività sportive connesse alla disciplina della vela, ha scelto per essere maggiormente identificabile nello specifico settore del kitesurf.
Appare evidente che un eventuale riscontro (certamente non esperito) alle informazioni acquisite avrebbe sicuramente messo in guardia il redattore sulla bontà delle sue fonti e fatto vacillare l’intera ricostruzione non genuina dei fatti citata nell’articolo, atteso che:
1. le due bandiere che si vedono nel video, che il giornalista descrive enfaticamente come “simbolo di conquista” (“conquistare” 300 metri lineari di spiaggia con due bandiere è un’affermazione assurda se si pensa alla superficie in metri quadrati dell’area), sono uno strumento che chi pratica questo sport utilizza poiché hanno il duplice scopo di segnalare, su una spiaggia vasta e frequentata, l’esatta ubicazione del “gruppo” e, ancor più importante, servono a far percepire intensità e direzione del vento e, conseguentemente, la scelta del tipo di attrezzatura da utilizzare;
2. nell’area in parola, quando c’è vento, possono essere contate molte altre bandiere di altre entità, sportive e non, ma evidentemente non sono state notate !;
3. la Roma Water Sport (e tantomeno la Roma Kite Academy) non ha mai chiesto alcuna concessione o altro tipo di benefit al Comune di Roma o al X Municipio, né ha mai avuto rapporti, anche di tipo informale, con queste realtà amministrative, atteso che non era interesse dell’associazione avere in concessione un tratto di arenile ma unicamente quello di praticare il kitesurf, attività libera per cui non sono richieste autoriZzazioni.
Sarebbe stato opportuno operare un riscontro presso tali Enti al fine di verificare se vi sia mai stata una richiesta di assegnazione dell’area, verifica che, ovviamente, non è stata operata;
4. è assolutamente falso che l’Amministrazione Capitolina ha affidato 300 metri lineari alla Roma Kite Academy o alla Roma Water Sport. Quest’ultima associazione ha presentato, in data 09.05.2018, una richiesta alla Capitaneria di Porto di Roma (come peraltro hanno fatto altre Associazioni sportive, che tuttavia non vengono citate nell’articolo) finalizzata all’autorizzazione per il posizionamento di un corridoio di lancio per i kitesurf e non anche per altri mezzi nautici (a cui peraltro è interdetta la navigazione in tale specchio acqueo), in conformità alle prescrizioni dell’Ordinzanza del Comune di Roma n° 83 del 30.04.2018, art. 11, che precisa che “l’attività del kitesurf è subordinata al posizionamento di adeguata segnaletica e corridoi di lancio, disposti al centro del fronte mare di riferimento”.
La stessa Ordinanza precisa, inoltre, che “i soggetti che intendono posizionare i corridoi di lancio e la relativa segnaletica fissa e galleggiante devono, preventivamente allo svolgimento dell’attività
sportiva del kitesurf, acquisire specifica autorizzazione rilasciata dall’Autorità Marittima”. La Roma Water Sport (e non la Roma Kite Academy) ha, quindi, presentato, in linea con quanto fatto da altre A.S.D., apposita istanza alla Capitaneria di Porto di Roma con l’intento di garantire lo svolgimento libero della pratica sportiva del kitesurf, atteso che la medesima Ordinanza recita che “la mancanza del corridoio di lancio preclude la pratica del kitesurf nelle aree destinate a questa attività”;
5. non vi è mai stato alcun bando pubblico (anche qui non si comprende come il redattore possa aver pubblicato tali iperboliche affermazioni in assenza di riscontri oggettivi) semplicemente perché non può esserci alcun atto di questo tipo poiché la menzionata Ordinanza balneare, all’artt. 11, punto 11.8, recita: “nelle aree di che trattasi (fra cui è ricompresa quella menzionata nell’articolo) è garantita la libera fruizione dell’attività del kitesurf”, affermazione che, pertanto, esclude qualsiasi possibilità di assegnazione in esclusiva dell’area;
6. relativamente all’affermazione “è un giallo come si sia arrivati ad affidare un pezzo della spiaggia libera ad un gruppo privato che già durante l’inverno teneva i suoi eventi al Terzo Cancello” preciso che, contrariamente a tale non veritiera informazione, la Roma Kite Academy (ribadisco: nome informale che identifica la Roma Water Sport) non ha tenuto alcun evento; ha svolto, alternando le uscite in kitesurf con gli amici del gruppo, alcuni corsi di kite, come moltissime altre scuole ivi presenti, in ossequio alla propria natura istituzionale di Associazione Sportiva Dilettantistica;
7. appare assurdo che dalla visione di un video l’articolista affermi in maniera arbitraria ed incomprensibile che un soggetto ripreso nei pressi della bandiera “incriminata” sia uno “straniero, evidentemente abusivo, che propone ai bagnanti il noleggio di lettini a pagamento”. L’intento di voler accostare di proposito un venditore abusivo “straniero” che propone il noleggio di attrezzature da spiaggia (soggetto che solo il giornalista riesce a scorgere nel video, notandone addirittura nazionalità e posizione amministrativa !!) alla Roma Kite Academy ha il
verosimile scopo di affermare che vi sia un fine commerciale volto al noleggio di lettini ed ombrelloni da parte della A.S.D. che rappresento, circostanza che un eventuale riscontro de visu, anche di pochi minuti, avrebbe assolutamente smentito. La Roma Water Sport non ha assolutamente mai operato tale attività in contrasto con il fine istituzionale dello sviluppo dello sport;
8. infine, per ciò che attiene all’affermazione “Peraltro, immaginiamo, la nuova scuola di surf sarà a pagamento e, non è un delitto, per gli affidatari la disponibilità di una spiaggia si rivelerà un vantaggio economico del quale sarebbe utile conoscere i ritorni per l’amministrazione e per la comunità”, posso riferire che la Roma Water Sport non è una realtà nuova, poiché attiva dal 22.04.2013 (circostanza riscontrabile da una eventuale visura camerale) e che, come già più volte ribadito, non è assolutamente “affidataria” di alcunché sul tratto di arenile in parola, come invece falsamente attestato nell’articolo, pertanto non godrà di alcun “vantaggio economico”.