Pier Francesco Pingitore storico, dal Duce a Nerone ai ricordi di Ostia
Divertente presentazione degli ultimi libri di Pier Francesco Pingitore che ha ricordato la sua infanzia con le estati trascorse a Ostia
Ostia – Serata sorprendente quella di ieri, martedì 31 luglio, in compagnia con Pier Francesco Pingitore sulla terrazza dello stabilimento balneare La Vittoria. L’indiscusso “re” della satira politica a teatro, patron di divertenti spettacoli al Bagaglino Salone Margherita, ha rivelato indubbie qualità di narratore di vicende storiche oltre che affettuoso estimatore del mare di Roma.
L’occasione è stata offerta dalla rassegna Ostia incontra l’autore che ieri ha portato sulla spiaggia de La Vittoria Pier Francesco Pingitore accompagnato nell’occasione dagli attori Federico Perrotta e Valentina Olla. L’appuntamento prevedeva la presentazione del libro “Scacco al Duce” ma la presenza dei due attori a fianco del maestro ha fornito l’opportunità di assistere ad un vero spettacolo, uno stralcio di “Nerone vs Petronio”. L’opera è stata presentata recentemente all’interno dei resti dello Stadio di Domiziano, tre metri e mezzo sotto piazza Navona, ed ha riscosso un notevole successo. Il volume che ne è stato ricavato spiega le ragioni di questo successo: la commedia ambientata all’epoca dell’antica Roma contiene fermenti e riferimenti facilmente adattabili ai nostri tempi.
Perrotta (che interpreta Nerone) e Olla (che veste i panni di Poppea) si sono prestati alla rappresentazione antico-romana con la complicità di Pier Francesco Pingitore e sotto lo sguardo divertito non solo degli spettatori presenti ma anche di Graziella Pera, la nota costumista che ha disegnato e realizzato gli abiti di scena.
Intervistato da ilfaroonline, Pier Francesco Pingitore ha anche ribadito l’affetto che nutre per Ostia. “Quello di Ostia è il primo mare della mia vita – racconta – Quando venivo io ero bambino, a sei-sette anni, era finita da poco la guerra. Ci si arrivava con dei camion che riusciva a caricare 60-70 persone e noi ragazzini stavamo sul tetto, legati forse con una corda. Arrivavamo qui alle 9,00 del mattino e andavamo via alle 7,00 di sera e quindi facevamo bagni a non finire, diventavamo rossi per le scottature, non c’era nulla di quello che c’è oggi. Anzi, a dire il vero c’era qualcosa che mi p rimasto impresso: c’erano dei campi minati per cui in certe parti della spiaggia non si poteva andare. Fin da questi primi ricordi di Ostia l’ho sempre amata e ci sono sempre venuto volentieri. Tutte le chiacchiere che si fanno adesso ritengo facciano male e non risolvano alcun problema”.
Qui si può consultare il programma dei prossimi appuntamenti con Ostia incontra l’autore.