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Serie A: è il momento di tornare alle 18 squadre?

30 aprile 2024 | 20:09
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Serie A: è il momento di tornare alle 18 squadre?

La Roma voleva posticipare la gara con l’Atalanta, ma la Lega Serie A ha respinto al mittente la richiesta: date libere non ce ne sono. E la questione sul numero di squadre torna in auge

Roma, 30 aprile 2024 – Nelle ultime ore è andato in scena uno scontro istituzionale tra la Roma e la Lega Serie A. Oggetto del contendere: il posticipo della gara contro l’Atalanta (leggi qui). La società giallorossa, con una lettera ufficiale, aveva chiesto ai massimi organi del campionato di spostare la partita con i bergamaschi, in programma il 12 maggio, di 24 ore, per preparare al meglio la semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Richiesta respinta al mittente. Da Trigoria non l’hanno presa bene: “Si tratta di un colpo all’integrità del campionato”. Anche considerato il fatto che è ancora sconosciuta la data di Atalanta-Fiorentina, rinviata a causa del malore del dg viola Joe Barone. Altissime le probabilità che venga recuperata a campionato concluso e, quindi, a giochi fatti. Ed è proprio questo il nocciolo della questione.

Serie A, 20 squadre sono troppe? Le big puntano alla riduzione

E’ necessario andare oltre l’attuale disputa tra la Roma e la Lega. Quest’ultima, infatti, ha le mani legate. L’Atalanta è l’unica squadra italiana in corsa per tutte e 3 le competizioni: giovedì giocherà la semifinale d’andata di Europa League contro il Marsiglia, il 15 maggio giocherà la finale di Coppa Italia contro la Juve ed è in piena corsa per la lotta Champions. Insomma, slot liberi non ce ne sono. L’Atalanta non ha nemmeno un infrasettimanale libero. Perchè si giocano troppe partite di campionato, che spesso e volentieri vanno a condizionare il rendimento delle squadre italiane in Europa. Ed ecco che, come d’improvviso, torna in auge la riduzione della Serie A a 18 squadre. Perchè, per quanto si possano fare previsioni sul futuro, è impossibile prevedere l’imponderabile. Basta una variabile impazzita e tutto diventa un caos, a tal punto da non trovare date utili per recuperare una partita fondamentale per la corsa Champions.

Bassa qualità del campionato

Il tema della riduzione, vero obiettivo delle grandi squadre, non è una novità di oggi. Da almeno 20 anni se ne dibatte. Le big spingono per raggiungere l’obiettivo, ma le cosiddette “piccole” non ne vogliono sentir parlare. Chi non fa le coppe, subirebbe un pesante contraccolpo. I bilanci, spesso in rosso, peggiorerebbero. Insomma, un enorme danno economico . Impossibile, dunque, mettere d’accordo tutti. Anzi, a livello matematico le grandi squadre sono sfavorite: sono molte di meno. 

D’altro canto, però, nel corso di questi 20 anni molte squadre non si sono dimostrate all’altezza della categoria. Squadre che hanno vinto 1 o 2 partite, retrocesse di fatto già a Natale. Un tempo si chiamavano “squadre materasso”, ovvero quelle che tutti speravano d’incontrare. Vuoi perchè non sono state in grado di fare un mercato adeguato (tra Serie A e Serie B, passa l’oceano), vuoi perchè i diritti televisivi non sono distribuiti all’inglese (la Premier League, sul tema è all’avanguardia). Ma tant’è, la qualità non è da massimo campionato di Serie A.

In conclusione: Roma e Atalanta stanno tenendo alto l’onore del calcio italiano in Europa, e giovedì si giocheranno l’andata delle rispettive semifinali d’andata. Ma sono costrette a dover centellinare le energie, o a dover fare i conti con date inconcepibili (che partita sarebbe, ad esempio, un’ipotetica Atalanta-Fiorentina recuperata a giugno, con chissà quanti giocatori già in Nazionale per disputare l’Europeo?) Gli interrogativi sono tanti ma le risposte, al momento, poche. Ma il tema è sul tavolo. (Foto: legaseriea.it)

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