“Sanità, tutta la verità sulla cattiva gestione del servizio”

Il Faro on line – “Questa volta il Pd per voce del leader locale Raffaele Megna e di alcuni esponenti regionali è riuscito a stabilire il record della bugia affermando che le responsabilità delle inefficienze del sistema sanitario locale ed il suo declino, sono da attribuirsi alla gestione regionale del presidente Storace”. I consiglieri del Pdl Mauro Gonnelli e William De Vecchis replicano alle affermazioni dell’esponente del Partito democratico su presunte responsabilità nella cattiva gestione della sanità nel comune costiero e sintetizzano i punti cruciali della vicenda.
“Affermazioni – spiegano – che non solo offendono la città ma soprattutto i suoi cittadini che qualcuno pensa talmente distratti da poter essere sempre e facilmente strumentalizzabili.

a) Chiude il pronto soccorso di Via degli Orti. Alleanza Nazionale organizza una due giorni di sit-in e raccolta di firme mentre i comitati cittadini, per la prima volta tutti uniti, lottano per la stessa battaglia. La sinistra arcobaleno è presente, lo stesso Canapini lo ma l’unico assente è il Pd. Dove era? Anzi sostenevano il management Asl e le loro scelte.

b) La Regione Lazio abbatte le risorse economiche per le residenze sanitarie assistite, aumentando la soglia di esenzione e trasferendo i costi a carico dell’amministrazione locale. Il presidente della Regione era Marrazzo.

c) Viene declassato il pronto Soccorso di Fregene, nella sede comunale si fa una conferenza stampa per sensibilizzare la regione; presenti di nuovo tutti i comitati con in testa quello di Pesce Luna insieme agli esponenti del centrodestra e del centro, ma manca di nuovo il Pd. Di nuovo ci sorge una domanda, Dove era?

d) Viene aumentato in percentuale importante il ticket sanitario, tutti insorgono. Un solo assente …il Pd. E come diceva il Marazzo giornalista, la domanda ci sorge spontanea: il Pd dove era?
In tutto questo arco di tempo – concludono – il presidente era sempre Marazzo… Preferiamo fermarci qui senza infierire ulteriormente lasciando ai lettori il giudizio”.