Ardea – Presenti tutti i rappresentanti dei partiti dell’assise consiliare, l’assessore e il dirigente
Il Faro on line – Si è svolta la riunione della Commissione consiliare trasparenza presieduta dal consigliere Luca Fanco (nella foto), per discutere sul problema dell’appalto della mensa.
Presenti tutti i rappresentanti dei partiti dell’assise consiliare, l’assessore ai servizi educativi Domenico Ferone, il dirigente dello stesso settore Giovanni Cucuzza ed una giovane mamma, presidente dei genitori per il controllo sui cibi serviti ai bambini. L’assemblea è stata diretta in modo professionale e democratico, lasciando ad ogni rappresentante il tempo necessario per sciorinare le spiegazioni.
In modo particolare ha lasciato al dirigente tutto il tempo che ha ritenuto necessario per spiegare la procedura usata per arrivare all’appalto ed all’assegnazione della gara alla ditta Innova, lo stesso dirigente ha ribadito la sua tranquillità per aver ottemperato a quanto previsto per legge secondo scienza e coscienza, un chiarimento che non ha lasciato spazi ad illazioni e strumentazioni politiche, la mia lealtà verso l’amministrazione e la mia professionalità non sono in discussione, se qualcuno sostiene il contrario dovrà provarlo nelle sedi opportune.
Ha successivamente preso la parola la rappresentante dei genitori per il problema mensa, sottolineando come secondo una sua indagine i pasti più graditi fossero quelli confezionati dalla ditta Innova. I consiglieri presenti hanno ascoltato e a turno poste al dirigente delle domande alle quali hanno in modo chiaro e giuridico il dirigente ha risposto. Va ricordato come dal 31 dicembre scorso a seguito di un dispositivo del direttore generale, la ditta Innav è stata sostituita provvisoriamente fino a fine marzo dalla ditta Fast Foods che già dal nuovo anno ha iniziato a fornire i pasti. Resta comunque un mistero come ai bambini arrivino doppie porzioni, infatti attualmente il servizio viene effettuato sia dalla ditta Innova che dalla ditta Fast Foods. Per dovere di cronaca va detto che grazie all’interessamento dell’assessore ai servizi sociali Roberta Ucci una delle due forniture è stata dirottata ai più bisognosi. Resta soltanto da chiedersi il comune a seguito dell’intervento del direttore generale pagherà i pasti alle due ditte o ad una sola? C’è chi ritiene che la prima ditta l’Innova possa comportarsi come la Spe che è stata risarcita dal comune per ben 11 milioni di euro.