Ardea, il partito socialista sostiene la causa del consigliere Abate

19 gennaio 2009 | 23:38
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Ardea, il partito socialista sostiene la causa del consigliere Abate

Lo Reto: “L’iter processuale o il loro esito rimane sconosciuto al Consiglio comunale e conseguentemente alla cittadinanza”

Il Faro on line – “Reti idriche, ha fatto bene il consigliere Abate a investire del problema la Commissione consiliare per la Trasparenza degli atti amministrativi, la quale a parere dei socialisti dovrebbe preliminarmente approfondire i motivi del mancato funzionamento dell’Ufficio patrimonio, pretendendone l’immediata ricostituzione al fine di definire tutte le acquisizioni patrimoniali sia di quelle idriche fognarie e sia di quelle delle aree provenienti dalle convenzioni di lottizzazione”.
I socialisti di Ardea concordano con il consigliere Abate che pone il problema dell’ancora non avvenuta acquisizione al patrimonio comunale delle reti idriche e fognarie ivi compreso il depuratore, il relativo terreno e i fabbricati sovrastanti ritenendo che per quanto egli possa “segnalare e denunciare all’opinione pubblica, la volontà politica della maggioranza di centrodestra frapporrà, inevitabilmente, ritardi, ostacoli e difficoltà”.
“A confermarlo – spiega Franco Lo Reto – portavoce del Partito socialista – l’effettiva inesistenza di un apposito ufficio che possa gestire il patrimonio comunale, e che sia in grado di redigere e tenere aggiornato analiticamente gli inventari. E’ ben vero che tale ufficio è ufficialmente costituito, ma praticamente è inefficiente per l’assoluta assenza di personale addetto. Questo ufficio all’inizio, impiantato e fattivamente gestito da una impiegata comunale, riportò risultati fortemente apprezzabili. Ciò è dimostrato dal fatto che a seguito dell’avvenuta registrazione, presso i competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate, delle aree destinate ad urbanizzazione secondaria provenienti dalle lottizzazioni private, la magistratura fu investita da un notevole numero di ricorsi per l’acquisizione dei terreni medesimi mediante l’istituto della usucapione”.
“L’iter processuale o il loro esito – conclude – rimane sconosciuto al Consiglio comunale e conseguentemente alla cittadinanza. Ciò è tanto più strano se si considera che procedimenti giudiziari del genere che riguardano divergenze tra privati vengono celermente risolti mentre per quelli che interessano il comune di Ardea i tempi sembrano molto meno solleciti”.