“Perdita dei valori, l’amministrazione ha il dovere di intervenire”

4 febbraio 2009 | 02:02
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“Perdita dei valori, l’amministrazione ha il dovere di intervenire”

Barbara Tamanti, segretario del Circolo Prc di Ardea: “Dobbiamo dare ascolto ai giovani e interagire con loro”

Il Faro on line – “Riteniamo lo sbando sociale e culturale dei giovani del nostro quartiere il sintomo più allarmante di questa vicenda. La trascuratezza dell’amministrazione sfocia anche in disarmanti fatti di cronaca, dalla mente di un’adolescente può scaturire l’assurdo quando questo è vittima di una totale indifferenza”. Il Prc di Ardea si associa allo sdegno generato a seguito dell’aggressione di Nettuno ai danni di un extracomunitario e traccia un’analisi sociale ipotizzando quelle che possono essere le cause e le evntuali forme di intervento. A parlare è Barbara Tamanti (nella foto), segretario del Circolo di Ardea, che spiega: “Basta passare per via California (Tor San Lorenzo), dove su un muro in bella vista è apparsa una scritta esattamente il 25 Aprile di tre anni fa: ‘morte ai partigiani’. Sorvoleremo sull’evidente incoscienza della storia, e sul  fatto che nessuno vi ha posto attenzione o ha provveduto a cancellare. Ci saremmo aspettati però in questo caso una presa di posizione da parte del sindaco,due parole spese per denunciare la situazione in cui versano i nostri ragazzi, ai quali è negato qualsiasi punto di aggregazione, o iniziative rivolte a loro. E’ proprio da loro che il circolo di rifondazione vuole ripartire, invitando nella nostra sede di Tor San Lorenzo, tutti i ragazzi del quartiere che vogliono partecipare, per discutere insieme ed esprimere liberamente ognuno i propri disagi e le proprie aspettative. Spesso – conclude Tamanti – il mondo degli adulti non è in grado di comprendere, ma siamo certi  delle loro capacità e determinazione, basta dare loro le opportunità, questo ci saremmo aspettati ma anche questa volta la  delusione lascia spazio ad una certezza su ciò che vorremmo vedere: la partecipazione e la fusione tra il mondo saggio dei grandi e quello inconsapevole degli adolescenti”.