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Il Faro on line – Era il 9 febbraio del 1849 quando da un grande moto liberale nacque la Repubblica Romana, sostituendo lo Stato pontificio con l’estromissione di papa Pio IX dai suoi poteri temporali. Il voltafaccia del pontefice nei confronti dell’alleanza dei regnanti italiani contro l’Austria durante la prima guerra di indipendenza aveva attirato il malcontento popolare sullo Stato della Chiesa.
Dopo l’assassinio il 15 novembre 1848 del Capo del Governo Pontificio, il conte Pellegrino Rossi, scoppiarono manifestazioni di piazza e rivolte, compreso un tentativo di assalto al Palazzo del Quirinale. Il papa, sentendosi minacciato, fuggi’ da Roma nella notte del 24 novembre 1848 e si rifugio’ a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 venne proclamata la Repubblica Romana, guidata da un triumvirato costituito da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini e venne emanato il Decreto fondamentale del nuovo Stato. Il 28 aprile 1849 a Porto d’Anzio sbarcarono seicento bersaglieri lombardi comandati da Luciano Manara. La piccola repubblica, pero’, non duro’ a lungo: mori’ il 4 luglio a causa dell’intervento della Francia di Napoleone III che preferiva avere piu’ tranquillita’ al centro dell’Italia. Dopo un assedio durato un mese, nonostante la caparbieta’ dell’esercito repubblicano e dei volontari di Giuseppe Garibaldi, la repubblica venne soppressa. La ventata di novita’ portata da quell’esperienza, pero’, non si sarebbe esaurita, e avrebbe portato allo Stato unitario.