Scuola elementare Due Casette: ecco il piano per uscire dall’emergenza

9 febbraio 2009 | 15:00
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Scuola elementare Due Casette: ecco il piano per uscire dall’emergenza

Ladispoli – l’assessore alla Pubblica Istruzione ha illustrato alla cittadinanza le due soluzioni

Il Faro on line – l’Amministrazione comunale del sindaco Gino Ciogli ha incontrato in un’assemblea pubblica la popolazione della frazione delle Due Casette nel corso della quale l’assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Zito ha illustrato le due soluzioni per uscire dall’emergenza.
La prima, di carattere strettamente temporaneo, per far fronte al problema delle tre classi più disagiate sistemate nel plesso di via Castel Giuliano a Cerenova e che da martedì verranno trasferite di nuovo a Due Casette utilizzando per una l’aula prefabbricata già presente nell’attuale plesso scolastico e per le altre due i locali messi gentilmente e gratuitamente a disposizione dalla cooperativa “Il Sasso”.
La seconda, sempre di carattere temporaneo, ma finalizzata a riunire di nuovo le sei classi in un unico plesso situato in pPiazza Nazzareno Pagliuca, attraverso l’utilizzo di una struttura prefabbricata costituita da 6 aule di 45 mq, oltre i servizi e l’aula docenti. Questa soluzione si prevede possa essere attivata entro 60 giorni. Per fare posto al prefabbricato scolastico e rendere fruibili gli altri locali e spazi aperti della scuola attualmente non agibile, è previsto lo spostamento della farmacia comunale verso la strada provinciale.
Le soluzioni proposte sono state valutate positivamente dall’assemblea, che ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, quanto sia importante lo strumento della partecipazione democratica nella formazione delle scelte.
Come già detto, la struttura prefabbricata dovrebbe essere pronta nel corso del mese di aprile. Si invitano quindi tutti i genitori interessati a procedere tranquillamente con le iscrizioni per il nuovo anno scolastico.
Per quanto riguarda la soluzione definitiva, l’amministrazione sta raccogliendo gli elementi necessari per decidere. Sono ancora in campo diverse ipotesi, non esclusa, visto l’elevato costo della ristrutturazione, l’eventuale abbattimento dell’attuale struttura. Ciò anche in considerazione del fatto che le aule in essa disponibili non garantiscono il rapporto alunni/mq stabilito dalla legge e che le prove statiche effettuate sull’edificio hanno avuto un esito più negativo del previsto in quanto, essendo il Comune riclassificato da Zona Sismica Fascia 4 a Fascia 3, le stesse sono state più severe ed hanno interessato, oltre alla copertura, anche le strutture portanti. A questo proposito si precisa che le piogge torrenziali del 16 dicembre non hanno influito minimamente sulla staticità della struttura, che non ha mai imbarcato acqua, ma manifestava una flessione delle travi del tetto. Sempre al fine di sgomberare il campo da equivoci ed illazioni, si precisa che gli uffici del Genio Civile regionale non hanno competenza sulla verifica della staticità degli edifici e che il Presidente della Regione Lazio, il Presidente della Provincia di Roma, il Presidente dell’Arsial e gli assessori di riferimento sono stati informati della criticità delle strutture scolastiche del comune di Cerveteri con una lettera del sindaco anticipata via fax il 19 dicembre scorso.