‘Il centrodestra fa demagogia sulla pelle dei disabili’

10 febbraio 2009 | 00:35
Share0
‘Il centrodestra fa demagogia sulla pelle dei disabili’

Ladispoli – La dura replica del vicesindaco alle critiche dell’opposizione: ‘Non esiste alcuna tassa’

Il Faro on line – “Per i servizi sociali e per la disabilità l’amministrazione di Ladispoli spende, in percentuale sul bilancio, il triplo dei Comuni circostanti. Un settore dove, da oltre dieci anni, sono state dedicate sempre più risorse raggiungendo un’elevata qualità dei servizi erogati, differenziandoli ed inserendoli, per quanto possibile, nel contesto sociale cittadino. Chi afferma il contrario è incapace di svolgere il ruolo di consigliere comunale”.
Con numeri e dati alla mano, il vice sindaco ed assessore ai servizi sociali, Marco Pierini, ha replicato alle infondate accuse arrivate da alcuni esponenti del centrodestra che avevano imputato all’amministrazione di aver introdotto una fantomatica tassa sulla disabilità a Ladispoli.
“Aldilà delle affermazioni di qualcuno – ha proseguito il vice sindaco Pierini – la verità dei fatti è molto semplice. E’ accaduto che l’aumento dei residenti è stato impetuoso se paragonato ad altre città italiane, tanto per fare un esempio rispetto a 10 anni fa, Ladispoli ha 15 mila persone residenti in più. Contestualmente lo Stato ha ridotto i trasferimenti ed in particolare nell’ultimo anno, con il provvedimento Berlusconi-Brunetta, sono stati ridimensionati i fondi alla scuola, alla ricerca, alla sanità, alla sicurezza ed ai comuni. Per quanto riguarda Ladispoli, ad esempio, tra mancato introito dell’Ici e riduzione dei trasferimenti statali, nel 2008 il comune ha avuto un milione e duecentomila euro in meno, pur avendo più abitanti rispetto all’anno 2007. Questa è la situazione che ha costretto l’amministrazione della nostra città a ritoccare le tariffe della compartecipazione alle prestazioni di assistenza, come d’altra parte fatto in tanti altri comuni d’Italia, peraltro in maniera più consistente”.
“L’alternativa sarebbe stata quella di chiudere alcuni servizi o di rifiutare l’accesso ai servizi stessi ai nuovi residenti, creando discriminanti liste di attesa. Chi è consigliere comunale, anche se di opposizione, conosce bene questa situazione, ha il dovere di non fare demagogia e di evitare speculazioni, soprattutto su temi così delicati. Ma il alcuni esponenti del Centro destra, a differenza di altri colleghi, sono totalmente incapaci di comprendere il funzionamento del bilancio comunale. Infatti, confondono spese effettuate su capitoli completamente diversi e finanziate dalla Regione Lazio, con quelle dei servizi sociali che sono imputate su altri capitoli. Non c’è nessuna tassa sulla disabilità. Esiste una compartecipazione alla spesa, così come avviene nelle altre città italiane a cominciare da Roma amministrata dal Sindaco Alemanno che ci sembra di ricordare sia di Alleanza nazionale. Come la chiamano gli esponenti di An di Laidspoli quella che Alemanno a Roma fa pagare sui servizi erogati? Quella è una tassa o una compartecipazione? E, a proposito di tasse – ha concluso Pierini – se ci fosse una tassa sull’ignoranza dei consiglieri comunali a Ladispoli, qualche esponente di An sarebbe il primo dei contribuenti. Si sta ripetendo quel che è accaduto per i parcheggi a pagamento. Per An sono una rapina ai danni dei cittadini di Ladispoli, mentre a Roma, dove il Sindaco Alemanno li ha rideterminati alzando le tariffe rispetto a prima, sono una necessità. Questa è solo demagogia di bassa lega, e soprattutto è incapacità di svolgere responsabilmente il ruolo di consigliere comunale offendendo l’intelligenza di tutti i cittadini, compresi coloro che hanno dato il voto ad An”.
“Non è un caso che in tutto questo comportamento qualche consigliere sia totalmente isolato anche all’interno del suo gruppo. L’amministrazione comunale, comunque, sul tema della compartecipazione ha già aperto nel 2008 un confronto con i genitori dei ragazzi con disabilità, confronto che prosegue anche nel 2009, nell’ottica della condivisione, della partecipazione e della programmazione della spesa sociale”.