Coppia di fidanzatini aggredita. Stuprata una 14enne

14 febbraio 2009 | 22:28
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Coppia di fidanzatini aggredita. Stuprata una 14enne

 Una coppia di ragazzi, lei 14 anni e lui 16 anni, sono stati aggrediti nel tardo pomeriggio da due persone, probabilmente dell’Est europeo. Sulla ragazza sono stati compiuti abusi da almeno uno dei due uomini che hanno trascinato la coppia nel parco della Caffarella sulla via Appia.

I due ragazzi, a quanto si è appreso, stavano passeggiando in via Latina, una strada residenziale nel quartiere Appio, quando sono stati avvicinati da due uomini, che secondo la prima testimonianza della coppia avevano un forte accento dell’est Europa. I due hanno trascinato la coppia nel vicino parco e lì hanno picchiato il ragazzo di 16 anni e abusato della ragazza di 14. Poi hanno portato via i loro cellulari. I due ragazzi ancora sconvolti e sotto choc, poco dopo, hanno chiesto aiuto entrando in un bar della zona in via Amedeo Crivellucci.

LEI HA TENTATO DIFESA – I medici dell’ospedale San Giovanni hanno accertato la violenza sessuale. La ragazza è stata stuprata e costretta ad un rapporto orale. I medici del San Giovanni hanno riscontrato sul corpo della giovane tumefazioni e graffi. La quattordicenne ha tentato più volte di difendersi e di sottrarsi alla bestialità dei suoi aggressori. Il ragazzo è stato più volte gettato a terra dai violentatori ed ha subito un trauma ad una spalla. I fidanzatini stavano passeggiando nel pomeriggio di San Valentino, verso le 18, quando era già buio, in via Latina, una strada che costeggia il parco, dove sono stati stati trascinati dagli aggressori. Il parco, assai esteso, è abitato frequentato da immigrati stranieri e nomadi, che trovano alloggio in baracche e ricoveri di fortuna come le vecchie fungaie sotterranee abbandonate, o in tuguri. Il parco della Caffarella è un’oasi naturale tra il quartiere residenziale Appio Latino e l’Appia Antica.

CACCIA A ROMA A DUE STRANIERI DELL’EST
E’ caccia a Roma a due stranieri, dell’Est Europa, con carnagione scura, che hanno aggredito i due fidanzatini e violentato una ragazza di 14 anni. La polizia, subito dopo la denuncia dell’aggressione, nel giorno di San Valentino, da parte dei due fidanzatini, sta setacciando il parco della Caffarella e le zone limitrofe dove abitualmente trovano ricovero immigrati e nomadi. A quanto si è appreso in ambienti investigativi, i due ragazzi non hanno fornito un vero e proprio identikit degli aggressori ma una loro sommaria descrizione, anche per via del forte choc subito e del posto buio in cui sono stati trascinati.

FIDANZATI AGGREDITI; ALEMANNO, E’ STUPRO. NO A CLEMENZA
 “Ho appena parlato con il questore, che mi ha confermato lo stupro. A quanto mi è stato riferito le due persone che avrebbero abusato della ragazza avrebbero un accento dell’est e sarebbero di carnagione scura, potrebbero essere rom”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sulla vicenda della coppia di ragazzi aggredita vicino al parco della Caffarella a Roma.

“Mi auguro e credo che gli inquirenti troveranno rapidamente i responsabili e mi auguro che, una volta assicurati alla giustizia, non ci sia nei loro confronti nessuna clemenza o indulgenza”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando la violenza subita da due giovani fidanzati vicino al Parco della Caffarella a Roma. “Quando gridavo contro l’eccessiva clemenza della magistratura sui reati di violenza sessuale – ha aggiunto – purtroppo non avevo torto, perché l’emergenza continua ad essere molto forte e si concentra soprattutto nei non luoghi della periferia”.

MADRE VITTIMA, VOGLIO GIUSTIZIA SUBITO
 “Voglio giustizia subito altrimenti me la faccio da sola e che venga a dirmi qualcosa il ministro della Giustizia”. A parlare, straziata dal dolore ma composta, é la madre della ragazza di 14 anni violentata questa sera nel parco della Caffarella a Roma. La donna, che si trova nel corridoio del reparto ginecologia d’urgenza dell’ospedale San Giovanni, passeggia avanti e indietro davanti alla porta della stanza dove la figlia viene assistita dai medici. “Oggi, prima di quello che è successo, mia figlia mi diceva fammi compagnia”, ha detto la donna alle amiche che l’assistono in ospedale. Nel corridoio, oltre alla polizia, ai carabinieri, e ai vigili urbani, è arrivata anche un’amica della ragazzina che ha abbracciato i genitori della vittima ed è anche lei in attesa di notizie.