‘Crisi delle economie territoriali, il litorale soffre dello sviluppo edilizio residenziale’

18 febbraio 2009 | 01:45
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‘Crisi delle economie territoriali, il litorale soffre dello sviluppo edilizio residenziale’

Intervista al coordinatore del Partito democratico per il litorale Raffaele Megna

Il Faro on line – Nella geografia politica lo si può collocare nella “terra di mezzo”, ossia quella vasta distesa degli under 50 che hanno memoria dei grandi partiti della Prima Repubblica e davanti  la prospettiva tutta da costruire. In questo caso con Berlinguer nel cuore. Romano, trapiantato a Fiumicino sin dagli anni del liceo, nel ‘70, Raffaele Megna, oggi Coordinatore PD dei Circoli del Litorale, ha un curriculum che parte da lontano: Laureato in Scienze politiche, lo troviamo iscritto – tra gli altri – all’ARCI e alla FGCI; con la giunta Bozetto segue il settore dei servizi sociali, collabora con la Caritas Diocesana e la Casa dei diritti sociali, Organizza il primo censimento dei migranti nel Comune di Fiumicino… tanto per citare, la lista è lunghissima.
Parliamo dell’attualità: Come Coordinatore del Litorale, quali differenze trova tra i Circoli?
“Noi siamo un partito giovane – risponde Megna – ma siamo capillarmente presenti con molti circoli nei dieci Comuni che si affacciano sul Litorale della provincia di Roma. Le eventuali differenze fra circoli sono riconducibili alle diverse storie e tradizioni delle comunità in cui siamo organizzati. La tradizione municipalista italiana influenza necessariamente le organizzazioni territoriali di qualsiasi natura, compresa quella politica.”
Ci sono problematiche territoriali comuni?
“A fronte delle differenze, io penso prevalgano fra questi territori costieri alcuni elementi comuni. E’ fin troppo banale citare il mare e le aree agricole a ridosso come elementi naturali comuni. E’ meno banale notare come la crisi delle economie a queste legate, come la pesca, il turismo balneare e l’agricoltura, oltre a cause di natura nazionale e sopranazionale, dipenda anche dal perseguimento su questi territori di un unico modello di sviluppo che è quello edilizio residenziale. So bene di rischiare un eccesso di schematismo, ma tutte le indagini statistiche degli ultimi anni che riguardano le dinami-che produttive e gli incrementi demografici sui Comuni costieri della provincia di Roma, dicono chiaramente quale attività produttiva ha tirato e quale no. Ciò non può non avere delle conseguenze. Un partito come il PD deve dire la sua.”
Carovita, precariato, scuola, crisi economica, contrazione dei consumi..tante nubi, ci sarà una schiarita?
“Come si dice in questi casi, è complesso prevedere il futuro. Certo è che il sistema economico globale sta conoscendo la corda. Questo, dalla fine degli anni’70, fino ai giorni nostri, si è sempre più riconosciuto nella crescita del mercato finanziario-speculativo che ri-fiutava e calpestava qualsiasi regola, piuttosto che sullo sviluppo dell’economia produttiva, quella reale, quella degli investimenti. Tutti gli osservatori dicono che per le schiarite c’è da attendere, ma arriveranno. I Governi però devono riconquistare un loro ruolo e una loro autorevolezza attraverso decisioni che riportino almeno un po’ di sicurez-za ai cittadini e agli operatori economici. Penso alla dinamica azione di Obama negli Stati Uniti e a quella di molti governi europei, non certo ai tentennamenti del nostro mediocre Governo di centrodestra.”
Quale politico del passato è per lei un modello ispiratore?
“Ho iniziato a far politica da giovane nel PCI di Enrico Berlinguer, non posso non essere affezionato a questa importante figura di uomo politico,” dichiara Raffaele Megna. “Sia chiaro – prosegue – non sono nostalgie per un passato che fu, è piuttosto la consapevolezza che, da un lato alcune intuizioni di Berllinguer come la questione morale e le politiche dell’austerità sono tremendamente attuali e dall’altro, in momenti così torbidi, si sente la mancanza dell’integrità e del rigore di una figura di uomo politico come quella”.