Marino, Paolini e Giuffrida: ‘C’era liberta’ di voto’

21 febbraio 2009 | 18:17
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Marino, Paolini e Giuffrida: ‘C’era liberta’ di voto’

Fiumicino – I tre ‘espulsi’ contestano le decisioni prese dal Gruppo

Il Faro on line – ‘Abbiamo appreso dalla Stampa – hanno dichiarato i consiglieri di Forza Italia Pdl Paolo Marino e Claudio Paolini e Democrazia Cristiana per le Autonomie Pdl Giuseppe Giuffrida – che i colleghi della Pdl di Fiumicino si sono arrogati il diritto di espellerci dal gruppo. Vorrei ricordare al capogruppo Graux che vista la diversità di vedute sull’argomento si era deciso di lasciare libertà di voto. E siamo altresì perplessi del comportamento incoerente di Sabattini che per la stessa delibera, nella passata legislatura, aveva votato favorevolmente e improvvisamente nella seduta di ieri ha deciso di cambiare opinione. Così come ha fatto lo stesso capogruppo Pdl che prima dice libertà di voto e poi sospettosamente cambia opinione. Inoltre – hanno evidenziato – il Partito delle Libertà, al momento è solo una lista elettorale in attesa del congresso di marzo dove si trasformerà in un vero partito e va sottolineato che noi facciamo parte di Forza Italia e DcA, il cui leader Silvio Berlusconi ha sempre sostenuto lo sviluppo e l’occupazione, e soltanto i nostri referenti romani possono espellerci dal partito e non chicchessia. Comunque noi siamo pronti a sostenere le nostre tesi, coerentemente assunte a quanto già votato in precedenza, sia all’interno del partito sia in un confronto pubblico perché siamo convinti che in un momento di crisi internazionale come quella che stiamo vivendo dove migliaia di nostri concittadini sono alla ricerca di un’occupazione, bloccare un’iniziativa come quella dell’interporto sarebbe stato un suicidio politico. E va altresì sottolineato che la Giunta Comunale all’unanimità aveva dato incarico agli uffici di predisporre la delibera e quindi sempre coerentemente all’azione di governo del Sindaco e della Giunta abbiamo votato. Va precisato inoltre che 12 consiglieri della maggioranza hanno votato a favore e 9 hanno votato contro. Se noi dovessimo far valere lo stesso principio che hanno adottato loro, allora dovremmo essere noi ad espellere loro dalla coalizione. Dispiace – hanno concluso – che alcuni intendano far valere la democrazia attraverso i numeri soltanto quando fa comodo’.