Sanità, il Pd: ‘Il litorale non può essere una Cenerentola’

22 febbraio 2009 | 11:23
Share0
Sanità, il Pd: ‘Il litorale non può essere una Cenerentola’

Ladispoli – Il Circolo territoriale accanto ai sindaci Paliotta e Ciogli. Pronta una grande assemblea

Il Faro on line – Il Circolo territoriale del Pd di Ladispoli interviene sul tema della sanità. “Quando l’insieme delle funzioni, delle persone e dei mezzi che hanno il compito di tutelare la salute di una comunità, risulta oggettivamente inadeguata alle esigenze di un territorio in crescita – afferma il Pd in una nota – occorre attivarsi. Occorre mettere in campo tutte le energie per ripristinare quel diritto fondamentale alla salute che è la base dell’esistenza stessa. Il Partito Democratico di Ladispoli è impegnato sul fronte della sanità con una proposta concreta per dare la giusta risposta ad un bisogno ormai prioritario. Tutto ciò alla luce di un’utenza  di bacino (comprendente Cerveteri) che – dati alla mano – è valutabile intorno ai 100.000 residenti, ai quali si aggiunge, nel periodo estivo, l’alto incremento turistico ali-mentato dalla vicinanza con la Capitale.

Alla proposta si è giunti dopo il censimento e lo studio delle strutture esistenti unitamente ad  un serio e approfondito dibattito in ambito politico e istituzionale.  La nuova sanità del territorio cerite dovrebbe così articolarsi: potenziamento del Poliambulatorio della via Aurelia mediante la trasformazione in Presidio di Prossimità Territoriale. Avvio per la riconversione del Poliambulatorio in un presidio sanitario di altissima specialità al servizio dei cittadini del territorio, magari attivando Day Surgery e Day Hospital  al fine di porre rimedio alle interminabili liste d’attesa che attualmente costringono i pazienti della ASLRmF a rivolgersi a strutture esterne per ottenere prestazioni in tempi più veloci se non addirittura a bussare ai privati. Prevedere un “servizio SERT” poichè il distretto F2 risulta essere tra quelli con il più alto tasso di tossicodipendenze  nel Lazio, un Ufficio di Igiene, e in prospettiva data la lontananza dagli ospedali territoriali, l’istituzione di un Ospedale di prossimità.  I servizi presenti, TSMREE (ex UTR), il Diparti-mento di Igiene  Mentale, la seconda ambulanza, la medicina specialistica, rientrano  con-testualmente in un progetto di potenziamento. La sanità del nostro territorio non può più soggiacere alle carenze  ormai croniche.

Non è pensabile – prosegue la nota del Pd – che la ASL RMF sia il fanalino di coda, in ordine ad organici e risorse economiche, se confrontata con altrettante ASL del Lazio quali, ad esempio, Rieti o Frosinone con analoghe presenze di residenti, se non addirittura inferiori. La disparità di trattamento va decisamente corretta sulla spinta di una necessità reale. Ed è proprio su questa spinta che i Sindaci Crescenzo Paliotta e Gino Ciogli, dopo un incontro a Civitavecchia organizzato dalla Cgil, con la presenza dell’Assessore regionale Esterino Montino, disponibile al dialogo con i primi cittadini del distretto F2, si sono recati alla Regione Lazio per tracciare la linea d’azione.

Dobbiamo assolutamente liberare dalla condizione di “cenerentola” la Roma F che, già al suo nascere sembra sia stata pensata e realizzata con gli scarti delle restanti ASL.  La sofferenza si accentua guardando alla disomogeneità del territorio che la compone (mare, campagna, monti)alla difficoltà di collegamenti tra i vari comuni (mancano linee extraurbane, per lo più si devono percorrere strade in aperta campagna…) e non ultimo va sottolineata anche la difficoltà di collegamento con i presidi ospedalieri  di Civitavecchia e Bracciano che ha prodotto una frammentazione dei servizi territoriali i quali risultano irraggiungibili,insufficienti e assolu-tamente obsoleti.

Indubbiamente – prosegue il Pd – anche sul versante della situazione economica urge un’inversione di rotta a fronte di questi dati: La Roma F, con i suoi 290.000 abitanti riceve trasferimenti pari a 142.500.000euro, la cifra più bassa rispetto alle altre ASL. Il rapporto con quella di Rieti dove su 153.000 abitanti l’erogazione è di 161.000.000 di euro, è l’esempio emblematico. In coda anche  sui presidi ospedalieri: il rapporto ospedali/territorio a livello nazionale è 4,9, a livello regionale è 5,5, nella RMF è 1,9. E’ estremamente impor-tante ridiscutere la suddivisione degli ospedali alla luce delle recenti e future chiusure di quelli romani e considerare seriamente la costruzione di un nuovo polo ospedaliero nel ter-ritorio. Polo ospedaliero che ovviamente dovrebbe anche essere facilmente collegato con tutti i paesi che compongono i vari distretti. Realizzare una dimensione sanitaria adeguata al nostro territorio è una grossa sfida. Il PD di Ladispoli è pronto a scendere in campo con tutte le sue energie, a mobilitarsi per un servizio indispensabile, in favore  della comunità. Per dare gambe al progetto e verificarne l’operatività – conclue le nota – a breve verrà convocata nella nostra città una grande assemblea”.