Per il voto a Fiumicino non c’è problema. Inter…porto i miei amici del Pd

23 febbraio 2009 | 00:15
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Per il voto a Fiumicino non c’è problema. Inter…porto i miei amici del Pd

Canapini alle prese con i soliti problemi di gestione nel centrodestra e di sponda col centrosinistra

Siamo (purtroppo) alle solite. Il sindaco di Fiumicino Mario Canapini ha un’indubbia caratteristica, che è quella di riuscire a mettere in fibrillazione la sua stessa maggioranza. Ci è riuscito la scorsa legislatura, andando ad un passo dalla sfiducia. Ci sta riuscendo anche in questo nuovo (si fa per dire…) corso. Il motivo del contendere è sempre lo stesso: lo sviluppo del territorio. Ma c’è qualcosa che non quadra in tutto ciò che accade. A naso dovrebbe essere interesse di tutti fare in modo che il territorio cresca e aumenti la qualità della vita dei cittadini. Eppure ogni volta si arriva allo scontro tra il primo cittadino e la maggioranza che (si fa sempre per dire…) lo sostiene. Viene da chiedersi: perché?

C’è chi accusa il sindaco di fare tutto troppo da solo, chi gli addebita il fatto di  autorizzare nuovi insediamenti produttivi prima che siano create le infrastrutture necessarie (e qui, il recente  caso di Parco Leonardo e della Portuense è lampante e sotto gli occhi di tutti, dunque incontestabile). Lui non replica, e insiste. Chi c’è c’è. Destra o sinistra non fa differenza. Uomini di centro che fino a ieri erano in area Pd o uomini di centro di area Udc, ex Dc, nuova Dc non fa differenza. E la gente? Quella che ancora crede nel centrosinistra o nel centrodestra? Quella che ha ancora delle idee, se non addirittura delle ideologie? Pazienza, viene da dire, peggio per lei. Il sindaco fa e disfa, chi c’è c’è, come detto. E lo fa, dice lui, per il bene della città. E poi c’è quella sortita nei confronti dei contestatori che davvero non è chiara: “Allora sarò io a prendere i dovuti provvedimenti” , ha detto alla stampa. E che fa? Fino a prova contraria gli eletti sono scelti dal popolo, e nessun sindaco può farci nulla. Certo, può mischiare le carte con gli assessorati, ma fino a che punto? Oppure può cambiare maggioranza, dicendo bye bye a tutti gli elettori di centrodestra che fino ad oggi hanno votato la coalizione. Di sicuro, stando al suo secondo mandato, deve fare attenzione: se il Comune cade non può essere ricandidato come sindaco e per il resto… è tutto da vedere.

Sarà che noi poveri semplici cittadini siamo limitati, ma non si riesce a capire perché chi è a capo di una maggioranza solida riesca a farla arrivare ai momenti fondamentali sempre spaccata; e non comprendiamo perché nonostante l’ evidente difformità di vedute con i rappresentanti di quella coalizione che l’ha eletto (e dunque dei cittadini che lo hanno votato) il sindaco faccia sempre e comunque forzature, anche a costo di dover contare sui voti della sinistra. E davvero non si capisce infine come faccia quest’ultima ad invadere la città di manifesti in cui accusa che “Canapini nasconde i documenti” e subito dopo vada a votarci insieme proprio quando lo vede in difficoltà con la propria maggioranza. E poi a sinistra ci si chiede perché il Pd non venga più riconosciuto dal proprio elettorato come una vera forza d’opposizione…
Dunque se davvero si volesse andare fino in fondo, in caso di elezioni Canapini sarebbe fuori gioco e il centrodestra, con questo centrosinistra, sarebbe nuovamente probabilmente (gli avverbi sono d’obbligo) vincente.
Dicevamo prima: non capiamo, ma noi siamo semplici cittadini. E visto che è Carnevale, prepariamo… tarallucci e vino.

Roberta Tito
(Appunti di viaggio)

Nella sezione FIUMICINO riportiamo tutto lo “storico” della vicenda Cirf degli ultimi giorni, dal nostro articolo sul Consiglio comunale al botta e risposta in maggioranza, dagli interventi di Piso e Di Paolo alla sortita del Pd, fino alla  replica del Pdl e alla controreplica del Pd, per finire con le dimissioni di Mazzuca. Per chi fosse rimasto indietro… buona lettura!
Nota: per vedere ogni articolo singolarmente e stamparlo basta cliccare sul relativo titolo.