‘Una fiaccolata per la sicurezza nel porto canale’

25 febbraio 2009 | 00:49
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‘Una fiaccolata per la sicurezza nel porto canale’

Agci Agrital: ‘Manteniamo alto il livello di guardia su una questione che deve essere risolta nell’interesse dell’economia cittadina’

Il Faro on line – “Il problema della sicurezza della navigazione nel porto canale di Fiumicino, ben lungi dall’essere risolto, è oggi una problematica centrale sulla quale non si può e non si deve soprassedere”.
Le iniziative fino ad ora intraprese da Agci Agrital e dall’intera flotta locale hanno portato alla costituzione di un tavolo interistituzionale presso la Provincia di Roma che, in un clima di collaborazione, sta lentamente mostrando alcune possibili soluzioni e strumenti di intervento.
Ciononostante, anche nella convinzione che i risultati fin qui ottenuti siano positivi ma insufficienti, è intenzione delle associazioni “mantenere alto il livello di guardia su una questione che, dopo anni di rinvii, ritardi e rimpalli di responsabilità, deve essere risolta nell’interesse non soltanto del ceto peschereccio, ma dell’intera economia cittadina che da un porto canale agibile e sicuro non potrebbe che trarre giovamento”.
Fin troppo spesso negli ultimi tempi si è paventato il rischio che le imbarcazioni operanti nel canale vadano incontro a pericolosi incidenti. Tale pericolo, in assenza di un tempestivo intervento di dragaggio e di una successiva, definitiva, messa in sicurezza del canale, diviene, giorno dopo giorno, più probabile. E’ per scongiurare questa eventualità che il ceto peschereccio, chiamando a raccolta tutte le forze istituzionali, politiche e sociali, oltre che tutti i cittadini di Fiumicino, ha indetto una fiaccolata per la sicurezza nel porto canale di Fiumicino prevista per sabato 28 febbraio con raduno alle ore 17.30 in via di Torre Clementina (angolo Via della Pesca) e destinazione Piazza Grassi.
Fiumicino è, per numero di imbarcazioni, produzione annua e diversificazione delle attività, il principale polo peschereccio laziale. Vi operano circa 70 imbarcazioni che esercitano la pesca a strascico, la piccola pesca costiera locale e la pesca dei molluschi bivalvi. Nel complesso, direttamente occupati a bordo delle imbarcazioni, lavorano circa 150 persone. Circa altrettanti operano nell’indotto, ovvero presso le cooperative, i distributori di carburante per la pesca, il mercato ittico e i servizi a terra.