‘La commedia degli errori’ al teatro Dafne

2 marzo 2009 | 19:29
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‘La commedia degli errori’ al teatro Dafne

Ostia – L’opera di Shakespeare in scena dal 5 al 15 marzo

Il Faro on line – “La commedia degli errori” è una delle prime opere di uno Shakespeare ancora poco più che venticinquenne, e, in un certo modo, proprio per questo particolare e peculiare. In essa, tanto per cominciare, la suggestione – anzi, la citazione vera e propria – dei classici che facevano parte del patrimonio culturale di Shakespeare è particolarmente chiara e diretta: si tratta de “I Menecmi” di Plauto riveduti e corretti con il gioco del doppio ripreso direttamente da “Anfitrione”, sempre di Plauto. La suggestione è talmente diretta che in questo lavoro (caso unico nella produzione di Shakespeare a parte l’ancora lontanissimo “La Tempesta”) vengono perfettamente rispettate le regole aristoteliche di unità di tempo, luogo ed azione.
La commedia si svolge sullo sfondo della feroce rivalità tra le due città di Siracusa ed Efeso. Si apre con l’arresto di Egeone, mercante di Siracusa, il quale narra al duca di Efeso la storia della perdita in un naufragio della moglie Emilia, di un figlio, Antifolo, e di un piccolo servo, Dromio. Sia il figlio che il servo avevano dei gemelli, identici e con lo stesso nome, che, salvatisi con Egeone, al loro diciottesimo compleanno sono partiti alla ricerca dei gemelli perduti. Passati cinque anni senza avere notizie, Egeone è partito anche lui alla ricerca, giungendo ad Efeso, per lui siracusano proibita a pena della vita. Il Duca, commosso, concede una giornata di tempo ad Egeone per trovaro la somma per il suo riscatto. In realtà i due gemelli dispersi vivono ad Efeso, mentre gli altri due giungono proprio quel giorno in città. E’ evidente che “La commedia degli errori” vera e propria comincia nel momento in cui Adriana, moglie di Antifolo di Efeso e i conoscenti di questo e di Dromio di Efeso confondono le loro identità con i gemelli siracusani. L’intreccio farsesco si sviluppa fino ad un finale di ritrovamenti, chiarimenti e felicità per tutti.
Non bisogna, però, ritenere che i riferimenti diretti e la giovane età di Shakespeare rendano “La commedia degli errori” un lavoro di “secondo livello”: la cura nel delineare i personaggi e l’altissimo livello nell’uso della lingua sono già integralmente ed originalmente shakespiriani, anzi, se vogliamo, l’età giovanile dona a questa commedia un brio ed un ritmo altrove non così irresistibilmente comici, nella produzione del bardo di Stratford.
L’allestimento di Gianni Pontillo, in scena la teatro Dafne 1 a partire da giovedì 5 marzo, parte proprio da un adattamento del testo originale che tende a sottolinearne e ad esaltarne i naturali “tempi comici”. L’azione è rapida, incalzante, completamente al servizio di un gioco di equivoci talmente intricato da dare il titolo stesso alla commedia. Inoltre, all’azione drammaturgica, si intreccia un “accompagnamento” musicale e danzato affidato alle ballerine di danze orientali sotto la direzione di Michela Caputi… una scelta particolare, che tuttavia ben si adatta alla ambientazione dell’azione, dato che sia ai tempi di Plauto che a maggior ragione a quelli di Shakespeare tutto ciò che era “Oriente” (Grecia compresa) si ammantava di per se stesso di aloni e suggestioni misteriose ed esotiche.

La Commedia degli errori
di W.Shakespeare – regia di Gianni Pontillo
Con Guido Goitre, Matteo Fiocco, Franco Macauda, Francesca Massardi, Valentina Palini, , Patrizia Pipitone, Alessio Ranucci, Marco Russo, Monica Falconi

In scena al Teatro Dafne1
Via Mar Rosso 327
dal 5 al 15 marzo 2009 (dal Giovedì al Sabato alle ore 21.00 – Domenica ore 18.30)
Informazioni e prenotazioni 06.56.67.824
www.teatrodafne1.com – teatrodafne1@libero.it