Grandi manovre a via Portuense

2 marzo 2009 | 00:58
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Grandi manovre a via Portuense

Lo scontro politico in atto a Fiumicino vedrà un primo ‘chiarimento’ con la nascita formale del Pdl. E sullo sfondo aleggiano nuove elezioni

Il Faro on line – Una settimana di polemiche, di annunci, di moniti, di avvertimenti. Forse… di niente? E’ accaduto tutto in pochi giorni a Fiumicino, dopo l’altolà del Popolo delle libertà nei confronti del sindaco Canapini che, come al solito, ha  deciso di fare tutto da solo e andare a deliberare Cirf e altre storie senza un preventivo confronto con la propria maggioranza. Anzi, con la maggioranza uscita dalle elezioni, perché la ‘propria’ maggioranza il sindaco se la crea ad hoc, non importa se tende a sinistra.
Ma la vera partita non è sui singoli argomenti che riguardano lo sviluppo del territorio di Fiumicino, seppur importanti. Quelli sono solo la punta dell’iceberg di altre problematiche. Molto più politiche, e destinate ad avere compimento tra il 27 e il 29 marzo, quando cioè si svolgerà il congresso fondativo del Pdl. E se la partita nazionale sarà sotto gli occhi di tutti, a livello locale si dovrà arrivare al nuovo soggetto politico non solo con la propria storia e l’aderenza ad un partito d’origine, ma con un buon numero di tessere/voti per poter pesare all’interno del nuovo organigramma. Tutti sono in campo, per questo. Sia gli esponenti di Forza Italia, sia quelli di An sia i centristi sparsi sul territorio, sindaco compreso. Quest’ultimo però potrebbe essere disposto, in quanto ‘centro’, sia a entrare nel Pdl sia a fare il perno di una nuova forza di sinistra che proprio sul centro di baserà. D’altronde non è un mistero che l’Udc – o parte di esso – abbia lanciato segnali in tal senso. Certo in politica ognuno è libero di fare le scelte che reputa opportune, anche schierarsi con una sinistra che è visibilmente allo sbando. Ma così facendo Canapini andrebbe incontro a una sconfitta quasi invitabile: il Pd, almeno oggi, non rappresenta un’alternativa forte al governo del Pdl. E se invece entrasse in quest’ultimo, dovrebbe affrontare un nuovo modo di fare politica, che preveda il dialogo, un’unità d’intenti, la capacità di mediare senza imporre, il contatto con la base, l’accettazione del confronto. Ma questo… non è certo il ritratto politico del sindaco in carica. Non è un caso se la nascita formale del Pdl avverrà proprio prima del biennio 2009-2010, costellato di appuntamenti elettorali. E Fiumicino, dove il Pdl ha sempre dimostrato di ‘esserci’, voti alla mano, potrebbe avere la grande occasione di non restare indietro.

Roberta Tito
(Appunti di viaggio)