‘Il Pd è orientato verso i bisogni della città’

4 marzo 2009 | 23:56
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‘Il Pd è orientato verso i bisogni della città’

Fiumicino – Replica di Calicchio alle dichiarazioni di Gonnelli sul presunto disorientamento del Partito democratico

Il Faro on line – “Mi dispiace dover leggere certe dichiarazioni del presidente del Consiglio comunale, ma sono indicative del livello che si respira quotidianamente nelle stanze del Comune”. Replica così Paolo Calicchio, capogruppo del Pd, alle dichiarazioni di Mauro Gonnelli, sul paventato disorientamento del Pd di Fiumicino.

“Vorrei ricordare al nostro Presidente – prosegue ancora Calicchio – che non è certo colpa dell’opposizione se il centrodestra si accorge di essere spaccato solo quando arriva in aula consiliare e non prima del voto. Il presidente del consiglio è una carica di solito super partes, e lui, mi sembra, in questo momento non sia lucido nel distinguere i ruoli: un giorno fa il leader politico, un giorno prova a fare il sindaco senza riuscirci, un altro giorno è difensore, chissà perché, degli imprenditori edili e immobiliari; quando farà il presidente per davvero? E’ lui ad avere un poco di confusione in merito al suo ruolo e al suo modo di fare politica”.

Gonnelli aveva fatto riferimento ad un presunto ripensamento di Calicchio, per ciò che riguarda la trasparenza e la replica del capogruppo piddino è stata ironica, al pari delle accuse a lui mosse: “Forse Gonnelli intendeva coerenza, accusandomi di poca coerenza nelle scelte, anche se vorrei sapere dove era la sua coerenza quando è stato aperto Parco da Vinci, lui difensore dei diritti dei cittadini delle Vignole e di Parco Leonardo. Al di là della confusione linguistica credo che la coerenza sia una qualità che, come uomo politico, non contraddistingua il cammino di Gonnelli, essendo saltato, in 14 anni di attività istituzionale, in almeno 4 partiti diversi e con l’unico scopo apparente di mantenere il potere e la visibilità di presidente del consiglio. La questione della Trasparenza di cui io e il mio partito abbiamo fatto una battaglia, sia in riferimento alla questione dei concorsi pubblici, sia in riferimento alle licenze edilizie, è un’altra cosa e riguarda le regole, che ovviamente Gonnelli con il suo gruppo politico stenta a riconoscere; siamo in attesa che la giustizia ordinaria faccia il suo corso. Spero ovviamente che questa maggioranza cada prima della scadenza naturale, perché Fiumicino si merita di essere governata in maniera diversa e non da persone che si tengono insieme solo per interessi e per il potere. Il Pd non ha nessuna intenzione di essere la terza gamba del centro destra, ma continuerà a votare seguendo una linea di coerenza e di interesse esclusivo dei cittadini”.

Non si è fatto attendere neanche il commento di Raffaele Megna, coordinatore Pd del litorale: “Il voto espresso dal Gruppo del Pd in consiglio sulla piattaforma logistica, è un voto di responsabilità che risente del fatto che la genesi di quell’intervento produttivo è del centro sinistra, e non certo di un centro destra tutto orientato all’edilizia privata e non ad uno sviluppo produttivo di altro respiro. Onestamente posso comprendere il nervosismo del consigliere Gonnelli rispetto le vicende della pesca: forse non si aspettava che a  una semplice e puntuale iniziativa politica del Pd verso il mondo della pesca corrispondesse una dinamica azione amministrativa della Provincia. Iniziativa che è stata capace non solo di far dialogare le varie istituzioni competenti sul problema del porto canale di Fiumicino, ma con loro ha individuato la soluzione e le risorse. Gonnelli dovrebbe essere contento che un problema annoso che nessuno ha mai risolto abbia trovato soluzione, dove tutti, dal governo alla regione passando per la capitaneria ha fatto la propria parte. Forse Gonnelli – conclude Megna – è più interessato alle piccole congiure di palazzo tutte orientate alla successione di Canapini piuttosto che ai concreti problemi della città. Canapini farebbe una grande cortesia alla città di Fiumicino se ci evitasse l’ennesima crisi di palazzo frutto dei malesseri della sua maggioranza. Si dimetta”.