Castelfusano, abbattute 250 baracche

6 marzo 2009 | 15:05
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Castelfusano, abbattute 250 baracche

Ostia – Nel corso dell’operazione smaltiti anche 1.500 metri cubi di rifiuti

Il Faro on line – Bilancio positivo per l’attività di bonifica prevenzione nella pineta di Castel Fusano e in quella delle Acque Rosse a Ostia che si è svolta dal 16 febbraio al 5 marzo. Nel corso dell’operazione, in cui sono state abbattute 250 baracche, identificate 427 persone, controllati 369 veicoli e smaltiti 1.500 metri cubi di rifiuti, hanno partecipato gli agenti di polizia, gli uomini del comando provinciale del corpo forestale dello Stato, della polizia stradale, del comando provinciale dei vigili del fuoco, dell’esercito, della polizia municipale e del commissariato di Ostia. L’operazione si è suddivisa in due fasi: monitoraggio ed acquisizione informazioni, interventi volti a rimuovere gli insediamenti abusivi.
La task force “mette insieme diverse competenze per arrivare a un risultato altrimenti impossibile” ha riferito Raffaele Clemente nel corso della conferenza. “Se è stato facile fare andare via le persone che vivevano nelle baracche – ha aggiunge Clemente – molto più difficile è stato bonificare l’area”. “È stata una attività difficile – prosegue Vincenzo Vuono, dirigente del commissariato di polizia di Ostia – ma ora bisogna mantenere questa area pulita con pattuglie a piedi e a cavallo”. Il parco urbano di Castel Fusano, appartenente alla riserva statale del litorale romano, è stato istituito dalla
Regione Lazio nel giugno del 1980 e conta 1.100 ettari. Per bonificare questa vasta area hanno lavorato anche gli uomini del servizio giardini del Comune. “La priorità è lavorare tutti insieme per la sicurezza delle aree verdi – ha detto l’assessore capitolino all’Ambiente Fabio De Lillo – Ci sta a cuore la sorveglianza di questa zona della città e il servizio giardini anche in questo contesto è sceso in campo con alta professionalità. Abbiamo giardinieri che sono i migliori in Italia e hanno particolare sensibilità per il verde pubblico. E per rispondere a chi ha avuto un ruolo importante in Regione e in Municipio e non hanno fatto nulla per una situazione che era sotto i loro occhi e sottolineo che i giardinieri si farebbero tagliare un braccio piuttosto che tagliare un albero. In una area così vasta sono stati tagliati cinque o sei alberi giovani che saranno presto ripiantati. È stato necessario farlo per creare dei sentieri che abbiamo pensato di tenere per sempre per fare da spartifuoco in caso di incendi ma anche per maggiore sicurezza. Castelfusano era stata trasformata in una pattumiera. Per smaltire i rifiuti sono stati riempiti 90 camion e la maggior parte era plastica che si smaltisce dopo un centinaio di anni. In quella zona quotidianamente ci vanno molti cittadini a
fare footing e devono stare tranquilli”. “Non dobbiamo fare la caccia a queste persone – ha aggiunto De Lillo parlando degli stranieri che occupavano le baracche – C’è sicuramente tanta gente per bene e che lavora ma non si può vivere in quel modo. Roma è una città nella quale non si può vivere in quelle condizioni. Quando facciamo questi tipi di interventi portiamo con noi anche gli uomini del Nae ma solo il 5% di queste persone accetta l’assistenza. Il Comune è comunque sempre pronto a dare sostegno sociale”.