‘Lungomare: ho chiesto ufficialmente di conoscere chi paga questo scempio’

9 marzo 2009 | 14:59
Share0
‘Lungomare: ho chiesto ufficialmente di conoscere chi paga questo scempio’

La domanda del presidente dell’associazione progetto futuro per l’accesso agli atti amministrativi

Il Faro on line – “Panchine divelte, muretti crollati, verde pubblico inesistente, un sistema idrico mai utilizzato. E poi ancora sporcizia e abbandono”. E’ la descrizione che Mario Russo D’Auria, presidente dell’Associazione Progetto Futuro, fa del lungomare di Fiumicino, dopo un attento sopralluogo effettuato la scorsa settimana. “E’ ora di dire basta a questo scempio. Mentre il sindaco si crogiola nei progetti per il lungomare di Fregene, quello di Fiumicino, peraltro rifatto relativamente da poco, è in totale abbandono. E questo degrado lo pagano i cittadini, sia in termini di possibilità di fruirne, sia proprio in termini economici, con le proprie tasse”.
Russo D’Auria è un fiume in piena: “E’ una situazione che penalizza anche le attività commerciali che a Fiumicino cercano di sopravvivere nonostante la crisi, dagli stabilimenti, ai negozi ai ristoranti. Ma stavolta  – prosegue D’Auria – non mi fermo ad una semplice sollecitazione. Ho chiesto formalmente di conoscere, tramite la possibilità dell’accesso agli atti amministrativi – quanto paga il Comune, e cioè tutti noi cittadini, per questo disservizio che peraltro è sotto gli occhi di tutti; voglio vedere, per farlo poi sapere e tutti i i cittadini, quanti soldi prende e chi li prende per una manutenzione che non esiste. E’ un dovere fare ciò che sto facendo, anche se in realtà sarebbe un dovere del Comune gestire al meglio queste situazioni. Ma evidentemente  non è in grado, impegnato com’è in polemiche politiche e delibere sull’urbanistica. Le segnalazioni bonarie non trovano sponda in un Palazzo comunale che troppo spesso vede i cittadini che segnalano cosa non va come ‘nemici’. Ora basta anche su questo fronte: la Legge dà al Comune 30 giorni per rispondere: al massimo tra un mese tutti sapremo, ben prima dell’estate, quanto è costato all’intera collettività questo abbandono del lungomare. E chissà, magari prima della scadenza dei 30 giorni tutto verrà sistemato. In fondo, il nostro obiettivo, è quello”.