‘No all’accorpamento della Soprintendenza archeologica con Roma’
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L’appello del presidente della proloco di Fiumicino al ministro Bondi. Larango: ‘Un’ulteriore disgrazia per i siti della città ’
Il Faro on line – “Contrari all’accorpamento della Soprintendenza archeologica di Ostia con Roma non avvengaâ€. E’ questo l’appello che Giuseppe Larango, presidente della proloco di Fiumicino, rivolge al ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi. “Riteniamo questa eventualità un‘ulteriore disgrazia per i siti archeologici della città di Fiumicino. La nostra – spiega il presidente della proloco – non è una sterile protesta campanilistica o un immotivato grido di allarme. Il nostro è un urlo di rabbia nel constatare l’inesistenza di un programma di salvaguardia e valorizzazione di quei reperti monumentali che rappresentano l’antefatto principale della formazione del nostro territorioâ€. In sostanza Larango denuncia lo stato di “semiabbandono†in cui versa il sito archeologico del porto di Claudio e Traiano e della necropoli di Porto. Per non parlare del Museo delle Navi “tagliato fuori da ogni possibilità di inserimento in qualsivoglia contesto di visita turisticaâ€.
A fronte di questa situazione la conclusione di Larango non può essere che una: “Se su questa realtà di cose ben poco ha potuto fare finora la Soprintendenza Archeologica di Ostia, e sia chiaro non per incompetenza o negligenza del personale, cosa avverrà allorquando la gestione dei siti dovesse trasferirsi a Roma?â€.
Per il presidente della proloco “la direzione amministrativa deve rimanere sul posto ed essere potenziata, dotata di mezzi e di personale, oppure, data in gestione a privati. Sempre sotto la diretta vigilanza di un soprintendente. In sostanza – conclude – tutto ciò che appartiene al territorio, deve vivere e produrre. Noi non crediamo che chiudere gli uffici di Ostia sia una scelta intelligente in quanto quel poco che si dovesse risparmiare andrebbe inevitabilmente a discapito del bene pubblicoâ€.
R.Rag.