Il Papa in Angola: ‘Non arrendetevi alla legge del più forte’

20 marzo 2009 | 15:42
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Il Papa in Angola: ‘Non arrendetevi alla legge del più forte’

Il Faro on line – “Ho conosciuto la guerra, desidero pace per voi”. Il messaggio del Papa è racchiuso tutto in questa frase, un inno alla pace per l’Angola. “Non arrendetevi alla legge del più forte”, “non deludete le aspettative» dei più poveri, e l’invito a “riconoscere nell’altro un fratello che è nato con gli stessi diritti umani fondamentali” e a “proseguire sulla via della pacificazione e della ricostruzione del Paese e delle istituzioni”. Sono le parole del Papa al suo arrivo in Angola, seconda tappa del suo viaggio in Africa. All’aeroporto di Luanda è stato accolto dal presidente della Repubblica Josè Eduardo dos Santos e dal presidente della Conferenza episcopale, monsignor Damião António Franklin e dal nunzio monsignor Giovanni Angelo Becciu. Benedetto XVI si lascia andare – una delle rare volte – a un ricordo autobiografico dei tempi della Germania nazista: “Vi ricordo che provengo da un Paese dove la pace e la fraternità sono care ai cuori di tutti i suoi abitanti, in particolare di quanti – come me – hanno conosciuto la guerra e la divisione tra fratelli appartenenti alla stessa Nazione a causa di ideologie devastanti e disumane, le quali, sotto la falsa apparenza di sogni e illusioni, facevano pesare sopra gli uomini il giogo dell’oppressione. Potete dunque capire quanto io sia sensibile al dialogo fra gli uomini come mezzo per superare ogni forma di conflitto e di tensione e per fare di ogni Nazione – e quindi anche della vostra Patria – una casa di pace e di fraternità“.


Il Papa ha esortato gli angolani a “farvi gli uni incontro agli altri senza paura, accettando di condividere le personali ricchezze spirituali e materiali a beneficio di tutti (…). Utilizzate queste vostre prerogative per favorire la pace e l’intesa fra i popoli, su una base di lealtà e di uguaglianza”. Poi: «Vi prego: Non arrendetevi alla legge del più forte!”. E l’esortazione a “riconoscere nell’altro un fratello, che è nato con gli stessi diritti umani fondamentali. Purtroppo dentro i vostri confini angolani ci sono ancora tanti poveri che rivendicano il rispetto dei loro diritti. Non deludete le loro aspettative! È necessario – ha continuato – coinvolgere in essa l’intera società civile angolana; questa però ha bisogno di presentarsi all’appuntamento più forte e articolata, sia tra le forze che la compongono come anche nel dialogo con il governo”. Il Papa ha infine ricordato come l’Angola abbia una risorsa importante per “dare vita ad una società veramente sollecita del bene comune”: il Vangelo, giunto in questo Paese 500 anni fa. In Angola, Benedetto XVI vuole “confermare” questa antica comunità cattolica nella fede e “associarmi alle suppliche dei suoi figli e figlie affinchè il tempo della pace, nella giustizia e nella fraternità, non conosca tramonto in Angola”.

Angelo Perfetti