Il Papa ai giovani: ‘Non abbiate paura del matrimonio’

21 marzo 2009 | 18:29
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Il Papa ai giovani: ‘Non abbiate paura del matrimonio’

Il Faro on line – Papa Ratzinger come Giovanni Paolo II. “Giovani non abbiate paura di prendere decisioni definitive. La generosita’ non vi manca ma di fronte al rischio di impegnarsi per tutta la vita, sia nel matrimonio che in una vita di speciale consacrazione, provate sgomento”. Benedetto XVI si e’ rivolto cosi’ alla folla immensa di giovani che gremivano lo stadio di Luanda per l’incontro di questa sera. E ha prestato la sua voce alle loro inquietudini: “potro’ disporre in questo momento – si e’ chiesto a nome dei ragazzi – della mia vita intera ignorando gli imprevisti che essa mi riserva? Non sara’ che io, con una decisione definitiva, mi gioco la mia liberta’ e mi lego con le mie
stesse mani? Tali – ha detto – sono i dubbi che vi assalgono e l’attuale cultura individualistica e edonista li esaspera. Ma quando il giovane non si decide, corre il rischio di restare un eterno bambino. Io vi dico: coraggio, osate decisioni definitive, perche’ in verita’ queste sono le sole che non distruggono la liberta’, ma ne creano la giusta direzione, consentendo di andare avanti e di raggiungere qualcosa di grande nellavita”.
Per Papa Ratzinger, infatti, “non c’e’ dubbio che la vita ha valore soltanto se avete il coraggio dell’avventura, la fiducia che il Signore non vi lascera’ mai soli”. “Gioventu’ angolana – ha esortato Benedetto XVI – libera dentro di te lo Spirito Santo, la forza dall’Alto. Con fiducia in questa forza, fai come Gesu’, rischia questo salto per cosi’ dire nel definitivo e, con cio’, offri una possibilita’ alla vita”. “La cultura sociale dominante – ha ammesso il Pontefice parlando ancora allo stadio gremito – non vi aiuta a vivere la Parola di Gesu’ e neppure il dono di voi stessi a cui Egli vi invita secondo il disegno del Padre”, ma “la forza si trova dentro di voi”. Secondo il Papa, se i ragazzi, prima da soli e poi in piccoli gruppi, decideranno di impegnarsi a una vita secondo il Vangelo in vista del matrimonio (o del sacerdozio) “verranno a crearsi delle isole, delle oasi e poi grandi superfici di cultura cristiana, in cui diventera’ visibile quella citta’ santa che scende dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Questa – ha concluso – e’ la vita che merita di essere vissuta e che di cuore vi auguro: viva la gioventu’ di Angola”.


Il Papa vicino ai giovani, i giovani vicini al Papa


“Papa, amico, l’Angola sta con te»: lo slogan, in portoghese, scandito da decine di migliaia di giovani, una folla esuberante e allegra, ha accolto Benedetto XVI nello stadio Dos Chqueiros di Luanda. Nel campo, teatro delle imprese dell’amata nazionale di calcio, l’eroe stasera è stato lui, Papa Ratzinger, accompagnato da boati di gioia mentre prendeva posto sul palco coperto da una tenda gialla. Canti, tamburi, danze hanno preceduto i discorsi ufficiali, in una sorta di piccola Giornata della gioventù africana. Nonostante il caldo tropicale Benedetto XVI è apparso apprezzare molto le eibizioni dei ragazzi.
Nel continente, più della metà della popolazione non ha ancora compiuto 17 anni. Circa cinquecentomilioni di bambini e ragazzi, che rappresentano il futuro dell’Africa e della stessa chiesa cattolica. “Amici miei – ha detto Benedetto XVI – voi siete il seme gettato da Dio nella serra”.  Davanti a lui, nelle prime file, erano stati fatti accomodare orfani e mutilati, vittime della guerra civile che ha scosso l’Angola per 27 anni e terminata con l’accordo di pace siglato nel 2002 tra il Movimento popolare di liberazione dell’Angola (Mpla) appoggiato da sovietici e cubani, attualmente al potere e i ribelli sconfitti dell’Unita (abbandonati al loro destino dagli americani e dai sudafricani). Dietro di sè, il conflitto ha lasciato mezzo milione di morti, tre milioni di sfollati, 70 mila mutilati, di cui diecimila bambini, e una nazione in macerie.
“Non è difficile – ha commentato Benedetto XVI – immaginare le nubi grigie che coprono ancora il cielo dei vostri sogni migliori». «Amici che mi ascoltate – ha esortato – il futuro è Dio”. “Io vi dico – ha aggiunto – coraggio! Osate decisioni definitive, perchè in verità queste sono le sole che non distruggono la libertà, ma ne creano la giusta direzione, consentendo di andare avanti e di raggiungere qualcosa di grande nella vita”. “Sapremo uscire da questa situazione difficile”, ha promesso, parlando a nome di tutti i suoi coetanei, una giovane vestita all’occidentale, con jeans attillati e maglietta.

Angelo Perfetti