Slow food, prima assemblea nazionale delle Condotte

22 marzo 2009 | 00:38
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Slow food, prima assemblea nazionale delle Condotte

Fiumicino – Sotto i riflettori uno svilppo sostenibile del settore agricolo

Il Faro on line – “Con l’intervento di Silvio Barbero, segretario nazionale di Slow Food, hanno preso il via a Fiumicino, davanti a 528 delegati provenienti da tutta l’Italia, i lavori della prima assemblea nazionale delle Condotte”. Lo comunica, in una nota, Arsial. «Un momento importante di un percorso politico operativo che deve vedere Slow Food sempre più presente con le sue istanze e le sue proposte dedicate in primo luogo alle comunità del cibo e ai consumatori a partire dal livello locale» ha sottolineato Silvio Barbero. Importanza ricordata anche da Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, nella relazione d’apertura: «Oggi gettiamo le basi per il lavoro futuro di Slow Food, associazione che deve essere sempre più radicata sul territorio, rendendosi parte ancora più attiva della vita sociale e provando ad affrontare concretamente i macro problemi che si presentano (riduzione delle terre fertili, minor disponibilità idrica, impoverimento della biodiversità, perdita dei saperi tradizionali, Å ) partendo dalle proprie realtà, localmente». Burdese ha concluso ricordando come «Slow Food e Terra Madre non siano due entità separate. Slow Food è la nostra casa e Terra Madre il nostro grande progetto» ma sono l’una la naturale conseguenza dell’altro, e sia pure in continua evoluzione, il diritto al piacere e il concetto di lentezza restano principi fondamentali della filosofia di Slow Food, dell’elevato valore morale e etico del volontariato, che da sempre ha caratterizzato l’associazione e la coerenza tra l’elaborazione teorica e l’attività pratica di Slow Food.

Fondamentale da sempre, ma oggi ancor più importante, visto che Slow Food è all’apice dell’attenzione, vista l’eco che oggi hanno quei problemi con cui non ci confrontiamo da 23 anni«. Ha concluso i lavori della mattinata il presidente Internazionale di Slow Food, Carlo Petrini, che ha ribadito “la centralità del concetto di sovranità alimentare, come garanzia per ogni comunità della possibilità di scelta e di azione per quanto riguarda il cibo e l¹agricoltura”. Petrini si è poi soffermato sulla »grande crescita della rete di Terra Madre, ‘austeramente anarchicà per sua stessa natura, che si sta radicando in tutti i paesi del mondo e che fornisce nuova linfa e nuove idee al movimento Slow Food. La proposta di Petrini è stata quella di celebrare il ventennale dell’Associazione, che cadrà il 10 dicembre 2009, con l’istituzione di una Giornata Mondiale delle Comunità di Terra Madre per la Sovranità Alimentare, caratterizzata da iniziative che avranno luogo presso le condotte Slow Food e le Comunità legate proprio a Terra Madre, anche per un riconoscimento di questa rete che non deve essere identificata solamente con l’evento biennale di Torino. Petrini ha concluso il suo intervento mettendo in evidenza l’importanza della democrazia partecipativa che trova la sua dimensione naturale in ambito locale e del recupero dell’intergenerazionalità: «I vecchi hanno l’esperienza e la conoscenza dei saperi tradizionali, i giovani la forza e la creatività». Massimo Pallottini, commissario straordinario di Arsial, tra i sostenitori dell’evento, durante il suo intervento ha sottolineato come: “Il lavoro di Slow Food è stato lungimirante nel capire prima di altri i problemi dell’agricoltura contemporanea e proporre una strada nuova per uno sviluppo sostenibile del sistema agricolo. Noi con il nostro impegno istituzionale condividiamo il modello proposto da Slow Food e ci stiamo muovendo per costruire un futuro e prospettive nuove al nostro mondo agricolo. Un lavoro che sta iniziando a dare i suoi frutti. Lo confermano le oltre 600 domande arrivate per il PSR (piano di sviluppo rurale) da nuove aziende”.
L’assemblea nazionale delle Condotte Slow Food proseguirà sino alle 13 di domenica a Torrinpietra, presso La Corte di Arenaro. Il distretto agroalimentare delle eccellenze dei Castelli Romani e Prenestini ha presentato ai 600 partecipanti (oltre ai delegati un centinaio di ospiti) all’Assemblea delle Condotte i prodotti alimentari e le produzioni tipiche della zona.