‘Diritto alla casa: un bando contro lo sfratto’

25 marzo 2009 | 15:07
Share0
‘Diritto alla casa: un bando contro lo sfratto’

La proposta del consigliere della Lista Noi Insieme, Satta: ‘Sfruttiamo le numerose strutture in locazione a redditi minimi o abbandonate’

Il Faro on line – L’attuale crisi economica, ha riportato in alto un tema tanto attuale, quanto difficile: il diritto alla casa. E’ notizia di questi giorni che nei prossimi tre anni 150 mila famiglie rischieranno lo sfratto, ed accedere ai mutui è sempre più difficile. Luigi Satta, leader della lista Noi Insieme, per affrontare questo problema, che riguarda soprattutto giovani e  anziani, lancia un’idea, che potrebbe aiutare Comune, costruttori e affittuari: “Abbiamo una situazione patrimoniale immobiliare particolare, con tantissime strutture in locazione a redditi minimi, altre abbandonate, alcune fatiscenti o affidate ad associazioni culturali. L’amministrazione sta paventando l’ipotesi di metterle in vendita. La mia idea è quella di trovare un accordo programmatico e politico che ci possa permettere di permutare queste realtà”.
Il sistema proposto da Satta permetterebbe di reperire alloggi per l’edilizia pubblica, senza sborsare soldi. “In poche parole – spiega – basterebbe avviare un bando che coinvolga i costruttori che volessero partecipare all’acquisto degli immobili a cui l’amministrazione concederebbe un cospicuo aumento di cubatura. In questo modo parte del costruito potrebbe essere utilizzata un po’ come edilizia residenziale pubblica, con affitti o costi davvero bassi. Se pensiamo di vendere gli immobili del Comune, questo sarebbe il modo migliore. L’amministrazione farebbe impresa e cassa e i costruttori farebbero guadagni, ma anche azioni importanti per le giovani coppie e gli anziani. Penso a Passoscuro, Palidoro, Maccarese. Bisogna ragionare diversamente, cambiare rotta – sottolinea Satta -. È inutile affidare questi immobili ad associazioni senza scopo di lucro. Meglio affidarle a un costruttore e farci dare una parte da affidare magari dopo ad alcune associazioni ma anche ai cittadini”. Satta, che non è nuovo a proposte innovative, in conclusione propone anche una nuova mobilità pubblica: “Si potrebbe pensare ad un nuovo servizio di navette bus, trovando degli sponsor che possano pagare il servizio. In molti comuni questo tipo di cose sono già realtà, dobbiamo anche noi essere scaltri, ed intercettare nuove formule per amministrare la città del 3000. Qui non dipende da me o dal sindaco, ma da tutto il consiglio comunale. Se c’è la volontà politica si può fare molto”.