La proposta del consigliere della Lista Noi Insieme, Satta: ‘Sfruttiamo le numerose strutture in locazione a redditi minimi o abbandonate’
Il Faro on line – L’attuale crisi economica, ha riportato in alto un tema tanto attuale, quanto difficile: il diritto alla casa. E’ notizia di questi giorni che nei prossimi tre anni 150 mila famiglie rischieranno lo sfratto, ed accedere ai mutui è sempre più difficile. Luigi Satta, leader della lista Noi Insieme, per affrontare questo problema, che riguarda soprattutto giovani e anziani, lancia un’idea, che potrebbe aiutare Comune, costruttori e affittuari: “Abbiamo una situazione patrimoniale immobiliare particolare, con tantissime strutture in locazione a redditi minimi, altre abbandonate, alcune fatiscenti o affidate ad associazioni culturali. L’amministrazione sta paventando l’ipotesi di metterle in vendita. La mia idea è quella di trovare un accordo programmatico e politico che ci possa permettere di permutare queste realtà â€.
Il sistema proposto da Satta permetterebbe di reperire alloggi per l’edilizia pubblica, senza sborsare soldi. “In poche parole – spiega – basterebbe avviare un bando che coinvolga i costruttori che volessero partecipare all’acquisto degli immobili a cui l’amministrazione concederebbe un cospicuo aumento di cubatura. In questo modo parte del costruito potrebbe essere utilizzata un po’ come edilizia residenziale pubblica, con affitti o costi davvero bassi. Se pensiamo di vendere gli immobili del Comune, questo sarebbe il modo migliore. L’amministrazione farebbe impresa e cassa e i costruttori farebbero guadagni, ma anche azioni importanti per le giovani coppie e gli anziani. Penso a Passoscuro, Palidoro, Maccarese. Bisogna ragionare diversamente, cambiare rotta – sottolinea Satta -. È inutile affidare questi immobili ad associazioni senza scopo di lucro. Meglio affidarle a un costruttore e farci dare una parte da affidare magari dopo ad alcune associazioni ma anche ai cittadiniâ€. Satta, che non è nuovo a proposte innovative, in conclusione propone anche una nuova mobilità pubblica: “Si potrebbe pensare ad un nuovo servizio di navette bus, trovando degli sponsor che possano pagare il servizio. In molti comuni questo tipo di cose sono già realtà , dobbiamo anche noi essere scaltri, ed intercettare nuove formule per amministrare la città del 3000. Qui non dipende da me o dal sindaco, ma da tutto il consiglio comunale. Se c’è la volontà politica si può fare moltoâ€.