‘Occupazione: lavoratori Alitalia dimenticati’

26 marzo 2009 | 16:00
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‘Occupazione: lavoratori Alitalia dimenticati’

L’intervento di Megna (Pd) all’incontro pubblico della Cgil. Presente anche Maurizio Carrozzi (Sinistra e Libertà) di Ostia

Il Faro on line – “Dei lavoratori dell’indotto Alitalia, che hanno perso il posto di lavoro, non si parla quasi più. E delle politiche per affrontare il problema occupazione sul territorio, neanche. Fiumicino ha molte risorse che potrebbero offrire nuove opportunità di lavoro, basterebbe investire, ad esempio, sulla portualità”. Sono queste le parole di Raffaele Megna, coordinatore Pd del litorale, durante l’incontro pubblico organizzato all’Hotel Cancelli Rossi a Fiumicino in cui è stata fatta un’analisi a tutto campo della situazione lavorativa sia locale che nazionale.

Forti anche le parole espresse da Maurizio Carrozzi, coordinatore di Sinistra e Libertà del XIII municipio: “In questo momento c’è una grande crisi della sinistra, che deve ritrovare lo spirito per poter riemergere. L’appoggio alla Cgil è importante, per contrastare il Governo che vole affossarla e per il valore che gli dobbiamo riconoscere”.

Simona Cervellini, segretaria generale Cgil Roma Ovest, durante l’incontro pubblico ha spiegato come il Governo sembri voler dividere i sindacati. “La dimostrazione sta proprio nel fatto che piuttosto che scegliere di aprire dei tavoli di confronto, si è scelto di fare incontri privati, escludendo la Cgil. Questo è un segnale più che chiaro rispetto ai piani del Governo. Ma la Cgil vuole restare un sindacato confederale e per mantenere i diritti acquisiti in anni di battaglie, continuerà a fare anche azioni di lotta”.
Cerca di rialzare la testa, la Cgil, anche se i tempi non sono così favorevoli. L’attuale situazione di profondo degrado che sta pian piano ingrigendo l’Italia, pare aver assopito nei lavoratori la voglia di difendere la propria dignità. Simona Cervellini su questo è molto critica: “I lavoratori sono preoccupati, perché la crisi colpisce soprattutto loro e i pensionati, quindi le fasce più deboli. E’ su questo che il Governo può attuare il suo piano. Le pesanti leggi sull’immigrazione, la caccia allo straniero, le violenze, altro non sono che segnali di decadimento della società. Il Governo vuole destabilizzare questo Paese, invece di affrontare la crisi con strumenti adeguati, lo fa alimentando l’illegalità e la mancanza di etica”.
S.C.