Il Papa alla Magliana invita a resistere in tempi di crisi

29 marzo 2009 | 21:51
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Il Papa alla Magliana invita a resistere in tempi di crisi

Il Faro on line- Il Papa in visita alla Magliana, il quartiere romano diventato sinistramente famoso per le gesta criminali di una banda degli anni ’70. C’è andato per dire messa e invitare alla solidarietà in tempo di crisi dal pulpito di una moderna chiesa bianca, piccolo gioiello di architettura contemporanea. Una chiesa dedicata al Santo Volto di Gesù, figura cara a Giovanni Paolo II, sorta in un ex centrale dell’Enel, quasi un simbolo del riscatto e della rinascita del quartiere, oggi uno dei tanti della capitale in cui una ‘consuetà microcriminalità convive con gli sforzi onesti dei più per sopravvivere alla crisi.
Contesto simbolico ideale per l’ottava visita di papa Ratzinger ad una parrocchia della ‘suà diocesi che cade nella quinta domenica di Quaresima, e che nel Vangelo ricorda l’annuncio della passione di Cristo, momento denso di ombre, come quello attuale, oltre il quale il Pontefice invita a saper vedere la “luce nascosta».
Piove, alla Magliana, quando arriva Benedetto XVI, una pioggia uggiosa e intermittente che impedisce di apprezzare appieno l’effetto architettonico della chiesa decorata da un grande rosone e un crocifisso vuoto fatti per esaltare la luce. «Purtroppo piove – ha detto il Papa appena arrivato, affacciandosi a un balcone dopo una breve preghiera in privato all’interno della chiesa – ma anche il sole
sta arrivando. Forse è il segno di questo tempo prepasquale dove sentiamo i dolori del Signore e tutti i problemi del nostro mondo di oggi, ognuno a suo modo. Ma sappiamo anche che il sole – ha detto papa Ratzinger – benchè spesso nascosto, esiste, che Dio è vicino, ci aiuta e ci accompagna».
“In questo senso vogliamo andare adesso verso la Pasqua – ha aggiunto riferendosi anche alle difficoltà economiche che in questo periodo molte famiglie stanno vivendo – sapendo che alla nostra vita appartengono le sofferenze e le difficoltà, ma sapendo anche che dietro sta il sole della bontà divina”. Papa Benedetto XVI, nella sua omelia, ha poi ringraziato la parrocchia per i suoi sforzi di andare incontro, “come possibile, alle attese dei più poveri e bisognosi”, in questo periodo di “generale crisi sociale ed economica”, soprattutto attraverso la Caritas e il gruppo S.Egidio, che hanno accolto l’invito rivolto a tutto il mondo ecclesiale dal pontefice nel suo messaggio d’inizio Quaresima. Un’esortazione alla solidarietà raccolta in varie forme da molte diocesi e che la Cei sta facendo propria in una sorta di “piano
anticrisi” che sarà annunciato la prossima settimana. L’esortazione del Papa, comunque, non è rivolta tanto alle strutture ecclesiali quanto a tutti i cristiani, chiamati ad essere non solo “spettatori estranei, bensì protagonisti” del mistero pasquale, di una redenzione, cioè, che passa attraverso l’estremo sacrificio di sè “al servizio dei fratelli». Un invito a seguire Cristo “con entusiasmo e generosità“, anche quando la crisi colpisce duro.
Angelo Perfetti