‘Casa del parto a Ostia: ennesimo spot pubblicitario di Marrazzo’

30 marzo 2009 | 18:40
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‘Casa del parto a Ostia: ennesimo spot pubblicitario di Marrazzo’

Critiche di Maselli (Pdl) sulla nuova struttura: ‘Edificio bello, ma ancora fermo’. Il direttore aziendale assicura: ‘Partiremo entro un mese’

Il Faro on line – “La Casa del parto di Ostia è una struttura ben fatta, ma non mi stupirei se tra sei mesi la ritrovassi ancora ferma e inutilizzata”. E’ quanto dichiara Massimiliano Maselli, consigliere regionale Fi-Pdl alla Regione Lazio, dopo il sopralluogo al nuovo reparto dell’Ospedale Grassi di Ostia. Visita effettuata in presenza del direttore sanitario aziendale Maurizio Rango e del dottor Vittorio Mascellino.

“Questa struttura, – prosegue il consigliere – inaugurata lo scorso 8 marzo e, assunta agli onori delle cronache per essere la prima nel Lazio a poter attivare il parto in acqua, pur presentandosi bene dal punto di vista architettonico ed estetico, ancora oggi non funziona. Significa nei fatti che se una donna volesse prenotarsi oggi, potrebbe esclusivamente usufruire dei servizi del vecchio reparto”.

Per Maselli si tratta dell’ennesimo “spot pubblicitario” del presidente della Regione Lazio. “Marrazzo – spiega – è riuscito con un opera di perfetto maquillage, a camuffare qualcosa presentandola ciò che non è: la struttura in verità non possiede ancora oggi l’autorizzazione regionale per poter aprire i battenti”.

Dai cavilli burocratici accende poi i riflettori su alcuni “problemi logistici”. “Le vasche nelle quali le donne dovrebbero partorire sono a dir poco piccole, inoltre l’edificio e a sé stante e separato dal reparto di ginecologia addirittura da una strada carrabile. Questo significa che se dovessero esserci delle complicazioni il neonato e la madre dovrebbero attraversare circa cinquanta metri in barella, nei quali ancora non è stata prevista la costruzione di un collegamento coperto”.

“Infine – conclude Maselli, qualcuno dovrebbe spiegarci quando e come il direttore dell’Asl Rm D abbia intenzione di assumere il personale necessario per attivare questa casa del parto, visto che esiste un blocco del turn over che, dato lo stato di emergenza in cui versa la sanità pubblica laziale, non permette di fare nuove assunzioni. O forse, il direttore generale ha pensato di accreditarsi in questa fase di verifica sulle sue attività con questo progetto capestro?”.

Per il direttore sanitario aziendale Maurizio Rango, la Casa del Parto dovrebbe attivarsi nel giro di un mese. “Stiamo aspettando di ricevere l’autorizzazione regionale e poi saremo in grado di attivare la struttura a tempo pieno. Al momento stiamo già ricevendo numerose richieste, condizione, che ci rende ottimisti sugli sviluppi futuri. Per quanto riguarda il collegamento tra la struttura e l’ospedale, abbiamo previsto la realizzazione di un corridoio coperto di una cinquantina di metri che, in caso di complicazioni, permetterà l’immediato trasporto della donna nell’edificio centrale”.
R.Rag.