Bilancio approvato, cosa è successo dietro le quinte

Il Faro on line – Sul bilancio di ieri non ha vinto nessuno. Né Canapini, né tantomeno il buon senso. Si è aperto invece un nuovo cammino: quello del dibattito e del confronto tra il sindaco stesso e il Pdl. Dovrebbe essere naturale, ma c’è voluta una forzatura anche per ottenere questo risultato. Se Canapini ad oggi può contare su una maggioranza numerica, il dato inconfutabile di ieri,è che l’emendamento guida presentato dai rappresentanti di An (e accettato) sulle convenzione urbanistiche ha determinato l’approvazione di una seduta che altrimenti non sarebbe andata avanti. Sì, perché Tomaino, Gonnelli e gli altri consiglieri di An, hanno preteso che i problemi che riguardano Fiumicino dovessero esser dibattuti in maggioranza. E così sarà.
Canapini ha inoltre dato una disponibilità (tutta da verificare) ad aprire un tavolo sul quale verranno dibattute tematiche indispensabili per la città e che non possono più aspettare, tematiche legate alle infrastrutture e alla mobilità. Ora, grazie all’approvazione dell’emendamento guida, è stata istituita una Commissione che tra 120 giorni dovrà riferire all’assise lo stato di salute delle convenzioni scadute che giacciono nella casa comunale.
Il successivo passo indietro del Pdl su alcuni emendamenti è stato causato, numeri alla mano, anche per mancanza di alcuni rappresentanti tra i banchi della maggioranza che – ormai all’alba – non hanno resistito al peso della stanchezza di un bilancio fiume.
Ma per chi è rimasto, il cambio di passo è stato evidente: Canapini ha capito, buon ultimo, che il governo della città va al di là delle casacche politiche e che, forse, è ora di cominciare a dare risposte ai cittadini oltre che ai grandi imprenditori.
Roberta Tito