Palidoro, sigilli a dieci villini edificati in area protetta

20 aprile 2009 | 15:57
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Palidoro, sigilli a dieci villini edificati in area protetta

Nel mirino della procura altre 58 abitazioni. Tutte le opere sarebbero state realizzate in assenza di concessioni edilizie

Il Faro on line – Abusivismo a Palidoro, sequestrati dalla Procura di Civitavecchia una decina di villini all’interno della riserva naturale del litorale romano e denunciati i relativi proprietari. In particolare, sono complessivamente 58 le costruzioni nel mirino di chi indaga. Secondo il procuratore capo di Civitavecchia Gianfranco Amendola e il sostituto Pantaleo Polifemo gli immobili sarebbero stati costruiti senza alcuna autorizzazione da una società con sede a Fiumicino, e poi ceduti a persone fatte figurare come soci della stessa azienda costruttrice costituita nel 1981. Per aggirare i vincoli imposti sull’area tra le ragioni sociali della ditta furono messe la realizzazione di opere a carattere mobiliare e immobiliare, nonché in ambito turistico e agricolo. Per attuare il progetto, la società in questione comprò due terreni dell’istituto delle Suore Serve di Maria Riparatrice che erano però destinati a zona agricola e verde pubblico. Nel 2006, in occasione dell’entrata in vigore del nuovo piano regolatore generale, la Regione indicava per l’area in questione una destinazione a “verde privato con mantenimento dei volumi esistenti” in considerazione dei vincoli precedenti, dovuti al rischio di esondazione ed alla presenza del Parco nazionale del litorale romano. Secondo l’accusa, in violazione delle norme è stato costruito un insediamento in mattoni, legno e laminati abitato soprattutto in estate perché vicino dal mare e dal Rio Palidoro. Tutte le opere, infatti, sarebbero state realizzate in assenza di concessioni edilizie, sia da parte del comune di Roma che di quello di Fiumicino.