Rita Levi Montalcino festeggia i suoi 100 anni

22 aprile 2009 | 10:56
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Rita Levi Montalcino festeggia i suoi 100 anni

Il Faro on line – Sono stati festeggiati questa mattina, al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i cento anni della Senatrice a vita, Professoressa Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina. Hanno partecipato alla cerimonia i Presidenti Emeriti della Repubblica e Senatori di diritto a vita Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Francesco Amirante, i Vice Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, sen. Emma Bonino e on. Rosy Bindi, i Senatori a vita Giulio Andreotti ed Emilio Colombo, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dott. Gianni Letta, i Sindaci di Roma e Torino, Gianni Alemanno e Sergio Chiamparino, i Premi Nobel Prof. Carlo Rubbia e Prof. Aaron Ciechanover, il Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Prof. Giovanni Conso, e una folta rappresentanza delle istituzioni culturali e del mondo della ricerca. Dopo l’intervento del Prof. Lamberto Maffei, Vice Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, il Presidente Napolitano ha rivolto un indirizzo di augurio alla Professoressa Levi Montalcini, alla quale ha poi consegnato una medaglia d’oro. A conclusione della cerimonia ha preso la parola la Professoressa Rita Levi Montalcini.


Nata a Torino il 22 aprile 1909, Rita Levi Montalcino si laurea in medicina nel 1936 ed inizia il suo percorso di ‘donna in carriera’ come assistente alla clinica universitaria a Torino. Seguirono poi gli anni della persecuzione antisemita, la fuga in Belgio, dove non smise mai di coltivare la sua attività di sperimentazione in laboratorio…


E’ l’America ad accoglierla negli anni a venire, a darle la possibilità di proseguire le sue attività di ricerca nelle quali vi fu la scoperta della ‘Proteina Ngf’: una sigla che tanto la rende nota al mondo intero anche perchè legata ad un meritatissimo Premio Nobel.


Napolitano l’ha salutata come ”una grande donna di scienza” ed ha sottolineato ”il suo impegno civile, la sua resistenza alla dittatura e il profondo attaccamento all’Italia”.