‘Liste d’attesa, le aule ci sono ma mancano gli insegnanti’

23 aprile 2009 | 15:19
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‘Liste d’attesa, le aule ci sono ma mancano gli insegnanti’

Ladispoli – Bitti: ‘Basta polemiche. Serve la collaborazione tra le diverse istituzioni per il superamento delle questioni aperte’

Il Faro on line – L’Amministrazione comunale di Ladispoli, dopo le sollecitazione dei giorni scorsi, ha avuto un importante incontro alla presenza del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dottor Giuseppe Minichiello, dell’assessore della Pubblica Istruzione, Antonio Bitti, del capo del gabinetto del sindaco Crescenzo Paliotta, Rosaria Russi, la dirigente Mara Caporale, e i dirigenti scolastici dei Circoli Didattici di Ladispoli Flora Rango e Nicolò Accardo.
“Abbiamo avuto questo incontro – ha detto l’assessore Bitti – per chiarire la gestione delle liste di attesa dei bambini nella scuola dell’infanzia. Questa Amministrazione, infatti, aveva chiesto ai dirigenti dei Circoli didattici di comunicare le eventuali liste d’attesa, onde potersi muovere nel rispetto delle modalità tra Ufficio Scolastico Provinciale ed Ente Locale. Dal 241° Circolo didattico avevamo ricevuto la segnalazione soltanto numerica dei richiedenti il tempo normale e  tempo ridotto e la conseguente necessità di nuove aule per accoglierli. Avevamo sollecitato nomi ed indirizzi dei bambini per trasmetterli, almeno nel numero di 40, al 290° Circolo didattico essendoci la disponibilità dei locali. A titolo di cronaca, il suddetto Circolo didattico, aveva avuto in dotazione cinque aule per le classi  della scuola primaria nel nuovo plesso di Viale Virginia, permettendo di poter ospitare, provvisoriamente in questo anno scolastico nei locali liberati, le quattro sezioni a tempo normale del plesso Borsellino. In questo modo l’Amministrazione comunale avrebbe potuto informare le famiglie di questa nuova opportunità, nel rispetto comunque  della libertà di ciascuno di decidere se lasciare il proprio figlio in lista di attesa oppure offrirgli la possibilità di iniziare a frequentare, fin dal settembre prossimo, in un altro Circolo didattico. Una richiesta che legittimamente nasceva dalla necessità di dare una risposta alle  aspettative dell’infanzia”.
“Ma qualcuno – ha proseguito Bitti – ha remato contro, definendo questi comportamenti una deportazione, a scapito di chi invece vuole programmare l’offerta dei servizi per rispondere, senza sprechi soprattutto in momenti tanto precari, ai bisogni delle famiglie. L’Amministrazione si è mossa, dunque, nel solco della correttezza dei rapporti tra istituzioni, Comune e Direzioni delle scuole, ben consapevole dell’autonomia di cui esse godono. Nell’incontro in Via Pianciani a Roma è stato presentato il lavoro svolto da questa Amministrazione evidenziando anche la disponibilità di ben 28 nuove aule nel plesso che si sta costruendo in Via Atene e che, dal prossimo anno scolastico così come previsto dal piano di dimensionamento delle scuole approvato un anno fa, farà parte delle a seguito dell’Istituto comprensivo. Il piano di razionalizzazione territoriale, infatti, ha portato a riorganizzare la rete scolastica comunale cercando di renderla più efficiente e più alla portata della cittadinanza. E’ emerso, con tutta evidenza, la giusta impostazione impressa dall’Amministrazione e il grado di collaborazione, peraltro auspicato dallo stesso dirigente Minichiello, raggiunto con le realtà scolastiche della città. Collaborazione tra istituzioni cittadine che è mancata però nelle evidenti polemiche proclamate dal dirigente del 240° Circolo didattico il quale ha trovato una risposta alle sue riserve proprio dalle risposte dell’Ufficio Scuole Provinciale”.
“L’Amministrazione comunale, nel chiedere gli elenchi completi della lista d’attesa e nel tentativo di dare una informazione alle famiglie relativamente alla possibilità di poter iscrivere i propri figli là dove c’è possibilità di accoglienza, ha fatto la sua parte, riconosciuta, in più passaggi, proprio dall’Ufficio scolastico provinciale. Quello che è apparso evidente è il rischio, malgrado la disponibilità di aule, di non poter dare vita a nuove classi in quanto i tagli del Governo rendono la situazione, per il momento negativa, assai incerta perché orientata verso un congelamento delle cattedre esistenti. L’Amministrazione – ha concluso Bitti – costruisce nuove scuole con il pericolo di non avere gli insegnanti necessari per dare la possibilità a chi è rimasto in lista di attesa a poter frequentare. Ciò rivela la portata, oggi, del problema per la pubblica istruzione che necessita non di interventi strumentalmente avanzati in queste settimane con polemiche inutili, futili e completamente fuori luogo, ma di azioni improntate alla legittimazione dell’impostazione e giustezza dell’Amministrazione che ricerca la fattiva collaborazione tra le diverse istituzioni per il superamento delle questioni aperte”.