‘Una spiaggia per portatori di handicap non è come una spiaggia per i cani’

27 aprile 2009 | 00:37
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‘Una spiaggia per portatori di handicap non è come una spiaggia per i cani’

Fiumicino – La rabbia del presidente della Pro loco Focene Mare per la mancanza di aree attrezzate

Il Faro on line – “Una spiaggia attrezzata per i portatori di handicap? Non serve come non serve per i cani. L’infelice battuta me la sono sentita fare dall’Assessore Pasquale Proietti in occasione della riunione che aveva per tema problematiche legate all’arenile”. A parlare è Massimo Sforna, Presidente della Pro-Loco Focene Mare. La riunione si è svolta presso il Lido di Focene ed era presente anche il segretario dell’Ass.re regionale Zaratti, dott. Lorenzatti e questa è stata un’occasione  per il Presidente della Pro-Loco Focene Mare, che è anche genitore di un portatore di handicap, per chiedere un impegno formale ai due assessorati.
Può darsi che le parole del Comune siano state male interpretate, può darsi che la gravità del problema possa lasciar scoperti alcuni nervi facilmente sollecitabili. Fatto sta che alcune dichiarazioni sul tema handicap sono state digerite davvero male. “Il punto è – dichiara Sforna – che in tutto il litorale con i nostri cari non riusciamo a trovare uno stabilimento o spiaggia libera  attrezzata sufficientemente adeguata alle esigenze dei disabili infatti e ovviamente, nessuno di questi ha un percorso diffuso di passerelle e che porta a piazzole con sdraio posizionate in un certo modo, con ombrelloni o gazebo particolarmente posizionabili, oppure passerelle con scivoli che entrano in acqua, o ancora strumenti per calare in acqua soggetti particolarmente gravi. Insomma quando si parla di spazi particolarmente attrezzati vuol dire tutto questo e molto altro, compreso un clima di solidarietà con chi in spiaggia convive con il tuo stesso problema e che è non necessariamente disabile. L’Ass.re Proietti – prosegue ancora amareggiato Sforna – per tutta risposta si è messo a fare demagogia sostenendo che poverini così si ghettizzano delle persone che sono una risorsa e questo non è giusto e allora bisogna far si che sia il tessuto sociale ad imparare ad accogliere questi soggetti e che tutti gli impianti devono avere il bagno adatto o il percorso che porta al chiosco. Queste parole offendono l’intelligenza delle persone. Vivo da 20 anni questo disagio  – prosegue ancora Sforna – e prima di me e con me milioni altre famiglie e tutti i giorni, sulla nostra pelle, viviamo mille disagi e sofferenze fisiche e psicologiche e questi problemi ce li diciamo fra noi tutti i giorni. NOn abbiamo bisogno di lezioncine da parte di nessuno, tantomeno da chi non sa di cosa si parla; solo vivendo certe situazioni si comprende di cosa si sta parlando”. Sforna conclude il suo accorato intervento con una richiesta: “A proposito, visto che parla di percorsi che portano alle strutture, poco prima qualcuno gli ha chiesto di togliere gli sbarramenti di cemento che, secondo l’assessore, sono stati posizionati per impedire alla sabbia di arrivare fino alla strada. Beh questi, caro assessore, impediscono ai portatori di handicap di accedere alle strutture. Come vede, quanto sono inutili i discorsi sull’inserimento sociale…”
Fin qui le lamentele, assolutamente comprensibili, di Sforna. Per dovere di cronaca terminiamo l’articolo testimoniando proprio l’impegno dell’assessore Proietti (riportato anche nell’altro articolo che parla dell’incontro a Focene) a togliere i new jersey quanto prima per sistemare percorsi a giardino e passerelle per disabili.