Biselli: ‘Deluso dal Pd. E’ un altro segnale di disgregazione’

1 maggio 2009 | 02:11
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Biselli: ‘Deluso dal Pd. E’ un altro segnale di disgregazione’

Il consigliere di Fiumicino si racconta dopo l’espulsione dal partito

Il Faro on line – Faccia a faccia con Raffaello Biselli, consigliere comunale dalla giornata di ieri ufficialmente espulso da Partito democratico, con grande stupore da parte sua, ma con grande decisione da parte del partito.
Si sente in qualche modo responsabile di quanto accaduto?
“Ritengo di non aver fatto nulla di sbagliato. Mi sono sempre preso le mie responsabilità senza nascondermi, ma in questo caso non credo di avere colpe. L’astensione al bilancio non può diventare un capo di imputazione per espellere un consigliere”.
Ma sapeva che l’astensione avrebbe portato delle conseguenze?
“Di questo ho già dato le mie giustificazioni in una riunione del Pd locale. La mia astensione è stata una scelta libera, non si deve necessariamente condividere la linea del proprio partito se non si è d’accordo. E il mio voto non tolto nulla alla minoranza, né è stato di aiuto alla maggioranza, ho fatto una scelta etica, e non so se tutti conoscono il significato di questa parola”.
Aveva già il sospetto che il partito potesse fare una scelta così drastica?
“Certo che lo avevo sospettato. Il partito locale si è rivolto, nelle scorse settimane, alla Commissione di Garanzia, che è l’organo preposto a prendere decisioni di questo tipo”.
Si vocifera che il suo fosse un piano già studiato a tavolino. Quanto c’è di vero?
“La scelta del gruppo misto viene dalla mia appartenenza al centro sinistra. Devo rispettare il mandato dei miei lettori, e la mia è stata quindi una scelta obbligata, niente a che vedere con le accuse che il partito muove contro di me”.
Che idea ha del partito che l’ha ospitata finora?
“Sono molto deluso dal Pd. Questo altro non è che un altro segnale di disgregazione, in un partito che ha come scopo quello di unire idealmente più classi sociali. Ho creduto molto nel progetto del Pd, credevo di essere un valore aggiunto, essendo stato il primo degli eletti nel centro sinistra. Invito il segretario regionale a riflettere su quello che è oggi il Pd nel Lazio, dove le nomine vengono date per captazione, e a livello locale è riuscito a perdere 5 consiglieri che rappresentavano il 40% del partito”.
Il futuro è già scritto, ma quale sarà la sua etica da domani in poi?
“Il mio futuro politico sarà di nessuna appartenenza al partito, prestando invece attenzione alle proposte di crescita della città, che valuterò in perfetta autonomia ogni volta che si presenteranno. Esattamente come quando ero nel Pd: rispettare sempre le mie idee e il mio libero arbitrio”.
S.C.