Eufemi vince la battaglia contro la Spe: ‘E adesso ridateci i soldi’

4 maggio 2009 | 01:09
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Eufemi vince la battaglia contro la Spe: ‘E adesso ridateci i soldi’

Per il consulente nominato dal Collegio Arbitrale ‘nulla è dovuto dal Comune di Ardea’


Il Faro on line – Non stava nei panni il sindaco di Ardea Carlo Eufemi quando ha dato la notizia della vittoria dell’arbitrato da parte del comune tra la società Spe ex concessionaria per la raccolta dei Rifiuti solidi urbani che verso la fine dell’estate tramite una sentenza fece prelevare circa undici milioni di Euro dalle casse del comune mettendolo in serie difficoltà.
Il sindaco – si legge in un comunicato – è soddisfatto e convinto in quanto ritiene che i soldi rientreranno nelle casse comunali come aveva sempre detto, oltre ad aver avuto ragione del suo incatenamento che tra l’altro fu emulato per altri fatti anche da altri sindaci di città capoluogo. Telefonicamente sentito anche il presidente della commissione Urbanistica Luca Di Fiori ha detto: “Finalmente con questi soldi potremmo comprare immobili da destinare ad uffici”. Non è dato sapere quando i soldi rientreranno, ma c’è da sperare che non siano stati già spesi dalla Spe, altrimenti il rientro potrebbe essere lungo e difficoltoso. Non è esclusa da parte del sindaco una nuova conferenza stampa per far conoscere alla popolazione i tempi di eventuali rientri dei capitali. Il CTU nominato dal Collegio Arbitrale ha depositato la consulenza nella quale ha rilevato che “nulla è dovuto da parte del Comune di Ardea alla ditta Spe per la maggiorazione richiesta di 8.666.000 euro” e che “nulla è dovuto da parte del Comune di Ardea alla ditta Spe per sanzioni, interessi e altro”.
“Avevamo ragione – continua il Sindaco di Ardea – probabilmente si è trattato di una decisione superficiale e frettolosa, forse presa senza un esame approfondito delle carte. Adesso lavoreremo per far tornare nelle casse del Comune fino all’ultimo centesimo dell’intera somma prelevata. Soldi dei cittadini, da investire per risolvere le problematiche del territorio”.