Alemanno: ‘Berlusconi si è impegnato ad attuare Roma Capitale’

6 maggio 2009 | 16:02
Share0
Alemanno: ‘Berlusconi si è impegnato ad attuare Roma Capitale’

Per la città eterna è un momento importante, grazie alla legge su Roma Capitale, all’atteggiamento dell’opposizione e all’impegno diretto del premier. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, spiegando in Campidoglio la riforma su Roma Capitale. “È un momento importante – ha
sottolineato – per tre motivi: primo c’è la legge su Roma Capitale”. Una norma “indispensabile”, senza la quale “è impossibile governare Roma”. Secondo: “Abbiamo avuto un atteggiamento dell’opposizione costruttivo, che si lega anche all’astensione durante il voto del Pd. Significa che ci sono le premesse per fare un processo di riforma condivisa anche con l’opposizione”. In questo senso, alle domande dei cronisti sull’assenza del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, Alemanno ha risposto: “Credo che si sia espresso in modo netto Smedile, che ha parlato per tutta l’opposizione: ‘È una riforma importante e condivisa’. Credo quindi ci siano tutte le basi per lavorare sulla riforma in modo condiviso”. Terzo motivo: “Berlusconi si è impegnato, è il dato centrale, a una rapida attuazione della riforma e a portare le risorse che derivano dal federalismo fiscale”. Quindi questa legge “non rimarrà sulla carta, ma diventerà in pochi mesi una realtà effettiva. Questo ci è stato confermato. Non ci saranno le resistenze burocratiche che si verificano in caso di devoluzione. Berlusconi personalmente me lo ha garantito”.


Il sindaco ha parlato anche dei prossimi passaggi, cioè l’approvazione dei decreti legislativi che attuano la riforma. L’iter può prevedere, ha ricordato Alemanno, “anche soli tre mesi per i decreti legislativi, massimo sei, perchè devono passare per le due ali del Parlamento ed essere approvati dal governo dopo il parere delle commissioni”. E poi è importante «il fatto di portare il patrimonio e le risorse necessarie per fare in modo che questi poteri siano concreti e in grado di portare avanti lo sviluppo della città“. Il sindaco ha anche specificato la necessità di “concentrare in questa aula i poteri di decisione su una serie di tematiche importantissime per evitare la navetta tra Roma, Provincia, Stato e poi tornare daccapo. Tutti tempi morti che hanno bloccato tante cose, anche elementari come il piano casa”. Infine, Alemanno ha parlato dei confini. «Noi – ha precisato – partiamo dal Comune di Roma perchè abbinare l’attuazione della riforma di Roma Capitale all’area metropolitana significherebbe avere ritardi e rischi di depotenziamento dei poteri su Roma Capitale”.


“Ho detto con chiarezza – ha affermato Alemanno – che faremo di tutto perchè dentro Roma Capitale ci sia anche l’area metropolitana. È un impegno che ho preso con Zingaretti. La legge è chiarissima: prima si attuano i poteri su Roma Capitale e poi sull’area metropolitana”. Il sindaco infine non ha chiuso la porta ad altre soluzioni per il futuro: “Quando saremo in condizione di fare una legge di riforma costituzionale, potremmo anche pensare al Lazio come una Regione a statuto speciale, come vuole il presidente Marrazzo. Però sono tutti passaggi successivi, perchè oggi abbiamo una legge. In tre mesi, con i decreti legislativi, possiamo avere i poteri di Roma Capitale. Perciò – ha concluso – dobbiamo operare gradualmente ma con rapidità“. (fonte: Il Velino)