‘Disagio giovanile: non voglio più vedere periferie abbandonate’

8 maggio 2009 | 15:41
Share0
‘Disagio giovanile: non voglio più vedere periferie abbandonate’

Ladispoli – L’intervento del sindaco Alemanno durante un convegno organizzato dalla Uil di Roma e Lazio

Il Faro on line – “Basta periferie abbandonate e prive di centri di aggregazione”. Sono le parole del il sindaco di Roma Gianni Alemanno (nella foto) intervenuto al dibattito organizzato dalla Uil di Roma e Lazio in Campidoglio sul disagio giovanile, sull’emarginazione e sulla devianza sociale. Di fronte ad un pubblico di studenti di un istituto di Ladispoli Alemanno ha sottolineato l’esigenza di intervenire sia dal punto di vista “sociale che culturale” ma anche assicurando la “certezza delle leggi”.
“Dal punto di vista sociale – ha detto Alemanno – bisogna fare in modo che le periferie siano meno abbandonate, che i giovani abbiano punti di aggregazione, che ci sia un sostegno ai giovani e alle famiglie. Poi bisogna intervenire dal punto di vista culturale, per fare in modo che ci siano stimoli positivi, una crescita di consapevolezza e su questo stiamo anche preparando una campagna specifica”. “Ci vuole però anche certezza delle leggi, – ha aggiunto – deve essere chiaro che chi usa strumenti di violenza non avrà nessuno sconto. Serve molta prevenzione ma anche severità con chi sbaglia per dare un segnale chiaro”.
Il sindaco ha poi rivolto un appello ai ragazzi presenti: “Tutto quello che può sembrarvi una scorciatoia poi diventa un maledetto labirinto. Droga, alcol e violenza portano sempre a pentirsi”. Rispondendo poi a chi gli chiedeva un commento in merito al comportamento dei ragazzi che, sempre più giovani, si avvicinano a droga e alcol, il sindaco ha detto: “E’ una tendenza molto forte” che esiste “in tutte le metropoli europee. Quello che l’amministrazione può fare – ha spiegato – e’ rafforzare la rete di presenza sul territorio. Lanceremo anche una rete di associazioni che possano aiutare le istituzioni per essere vicini ai ragazzi”. A conclusione, ha poi lanciato l’idea di realizzare un concorso per i giovani, al fine di far proporre a loro il messaggio giusto, “la frase adatta che può servire a fargli capire che devono stare lontani dalla violenza”.