‘Malafede nella morsa del traffico’

18 maggio 2009 | 15:54
Share0
‘Malafede nella morsa del traffico’

Il monito di Domenico Caponi, presidente del comitato di quartiere: ‘I progetti del raddoppio di Via di Acilia sono tutti bloccati e c’è poco da

Il Faro on line – “Sono due i principali problemi del quartiere: il primo riguarda la viabilità esterna, che influisce molto sul quartiere, e il secondo il mantenimento e la manutenzione delle opere pubbliche”.
Sono le parole di Domenico Caponi, presidente del comitato di quartiere di Malafede, che conta 2500 abitanti, un centinaio di appartamenti e due parchi, per un’estensione totale di 3 ettari e mezzo. Il comitato, che conta 350 iscritti, tutti residenti nel quartiere, è stato fondato nel 2001 ed è in prima linea nell’affrontare i problemi dei residenti.
“E’ un problema uscire dal quartiere – dichiara il presidente – il disagio è legato al fatto che Malafede è collegata all’esterno solo da due punti di Via di Acilia, la quale non è in grado di supportare il traffico quotidiano. “I progetti del raddoppio di Via di Acilia, – continua il presidente – sono tutti bloccati e c’è poco da sperare, in quanto questi sarebbero dovuti essere supportati dalle Terrazze del Presidente che, come noto, sono in parte sotto sequestro, e quindi inattive in merito. Sarebbero bastati 40 milioni delle vecchie lire per la realizzazione di un progetto che avrebbe messo almeno in sicurezza il collegamento tra Via di Acilia e Via Usellini, peraltro conciliabile con il raddoppio di Via di Acilia; ma a oggi ancora nulla”. I residenti sono esasperati al punto che il comitato minaccia una manifestazione che bloccherebbe Via di Acilia. Il problema del mantenimento e della manutenzione delle opere pubbliche, ha a che fare soprattutto con i due parchi.
“Le panchine distrutte, non sono mai state sostituite, – affermano dal comitato – così come i giochi per i bambini, per non parlare poi dei sistemi di irrigazione e dell’illuminazione (totalmente assente in uno dei due collegamenti con Via di Acilia). “Per provocare una sensibilizzazione delle istituzioni abbiamo, per un periodo, effettuato privatamente la manutenzione dei parchi, ma senza i risultati sperati. Inoltre stiamo ancora aspettando che si completino i lavori per la costruzione di una scuola materna e di un asilo, e che si progetti una scuola media. Non si registrano particolari problemi sociali, se si eccettua la mancanza di un punto di aggregazione sociale. Ci sentiamo abbandonati rispetto ai vicini quartieri come l’Axa o Casalpalocco, e così, in mancanza di soddisfazioni istituzionali – conclude il Presidente – focalizziamo sulle iniziative private, come la creazione di un logo del quartiere, proposto dai bambini”.