Brunetta: carcere per i fannulloni che dicono bugie

20 maggio 2009 | 21:28
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Brunetta: carcere per i fannulloni che dicono bugie

“Basta con il lassismo dei medici, questo e’ il senso della legge”. Ad affermarlo, a margine di una conferenza stampa, e’ il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, intervenendo in merito ai provvedimenti previsti in caso di certificati di falsa malattia dal decreto legislativo, passato all’esame delle Camere per la riforma della Pubblica amministrazione. Le norme prevedono multe da 400 a 1.600 euro e fino a 5 anni di carcere per medici e dipendenti pubblici.

La riforma Brunetta per colpire i “fannulloni” della pubblica amministrazione, che prevede sanzioni in caso di certificato medico falso sia per il dipendente che per il medico, “e’ inutile, perche’ il falso certificato era gia’ perseguito penalmente come falso ideologico, e aumentare le pene non serve a niente”. Giacomo Milillo, segretario nazionale della federazione dei medici di famiglia (Fimmg), commenta negativamente il provvedimento del ministro Brunetta, perche’ “non e’ contro i medici che si deve agire, ma responsabilizzando i lavoratori, incentivandoli in caso di poche assenze e penalizzandoli se le assenze sono troppe. Naturalmente valutando con criteri certi e caso per caso se le assenze sono giustificate o no, alla luce di eventuali comportamenti statisticamente aberranti”. In questo senso, Milillo si e’ sempre detto convinto dell’assoluta inutilita’ dei certificati medici “brevi”, quelli da meno di tre giorni, dentro cui si cela la stragrande maggioranza dei certificati falsi: “Per noi medici e’ spesso impossibile accertare se chi viene da noi lamentando il classico mal di testa ce l’ha davvero o no… ci sono condizioni che non sono rilevabili, ma che richiedono i tre giorni di malattia. Tanto vale abolire i certificati medici brevi, e incentivare i dipendenti virtuosi”.