A passeggio con vasi del V secolo, fermato un pensionato

26 maggio 2009 | 04:40
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A passeggio con vasi del V secolo, fermato un pensionato

Ostia – Controlli della polizia anche in dieci esercizi commerciali

Il Faro on line – Sette i reperti archeologici recuperati dagli agenti del commissariato di Polizia di Ostia nel corso dei controlli effettuati sul litorale. “Dovremo aspettare qualche giorno i risultati della perizia per essere certi dell’autenticità dei reperti – spiega Vincenzo Vuono, dirigente del Commissariato di Polizia di Ostia – ma ufficiosamente un esperto ci ha preannunciato che potrebbero risalire al IV o V sec. a.C. e che almeno su due non dovrebbero esserci dubbi. La squadra della Polizia giudiziaria, ha trovato i reperti nella macchina, una Ford Focus station wagon, di C. I., pensionato romano di 61 anni con residenza a Ostia, fermato in zona Fiumicino. L’uomo, noto alle forze dell’ordine, ha dichiarato di aver trovato i reperti in aperta campagna vicino alla località di Torre in Pietra. Il soggetto, che non è stato posto in stato di fermo, risponderà dopo la perizia – continua – di ricettazione e possesso di oggetti di proprietà dello Stato. E’ sembrato evidentemente strano che l’uomo pur avendo imballato accuratamente ogni singolo reperto abbia dichiarato di averli rinvenuti casualmente poco prima del fermo. E’ molto probabile invece che la squadra di Polizia giudiziaria lo abbia fermato proprio poco prima dello scambio”.
“Grazie all’intensificazione dei controlli su strada e amministrativi, sul territorio, che hanno interessato nella notte tra venerdì e sabato e sabato e domenica, 300 persone e 125 auto e dieci esercizi commerciali, sono stati attenzionati in maniera negativa tre chioschi-bar. Due di questi, uno sul lungomare Paolo Toscanelli e uno a piazza Magellano hanno avuto una sanzione di 2.000 euro, il terzo su lungomare Caio Duilio è a rischio chiusura. Gli agenti della Polizia di Stato hanno ravvisato oltre alla mancata esposizione della tabella dei tassi alcolemici, anche l’assenza dell’autorizzazione sanitaria”. Lo ha dichiarato Vincenzo Vuono, dirigente del commissariato di Polizia di Ostia, a margine della conferenza stampa sul sequestro di materiale archeologico.