‘Nodo autostradale Roma-Latina, un’opera invasiva’

27 maggio 2009 | 17:12
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‘Nodo autostradale Roma-Latina, un’opera invasiva’

Ardea – Le critiche dei consiglieri comunali Luca Fanco e Luigi Mancini

Il Faro on line – “Il nodo autostradale è un’opera invasiva ed onerosa che non tiene conto delle peculiarità dei territori e non risolve il problema accesso alla capitale”.
Sono le parole dei consiglieri comunali Luca Fanco e Luigi Mancini sottolineando il possibile impatto sul parco di Decima, ma anche e sull’agricoltura dell’area che va da Pomezia ad Aprilia. “ E’ un’opera che ci investe direttamente dove per ragioni logistiche dovrà distaccarsi dal percorso dell’attuale Pontina, andando a passare su terreni e campi che saranno espropriati ai legittimi proprietari. L’autostrada sarà a pagamento e di conseguenza, vista la crisi economica, porterà gran parte dei pendolari a cercare una strada alternativa per raggiungere Roma in auto, le strade limitrofe che diventeranno, dato l’afflusso esagerato, di una pericolosità estrema. La soluzione ottimale, a mio giudizio, è quella di potenziare la linea ferroviaria fino ad arrivare all’interno del territorio di Ardea e quella di mettere in sicurezza la Pontina con l’aumento delle corsie e la riorganizzazione delle uscite. Cosa anomala è la continua modifica dei progetti che stravolgono i precedenti ed aumentano le perplessità, paure ed inconvenienti. Perchè non si è mai tenuto conto dell’ampliamento della nuova Pontina, mantenendo gli accessi tramite gli svincoli esistenti continuando a garantire la viabilità attuale?”.
“Anche se si vuole mantenere l’attuale tracciato, – si domandano ancora i due consiglieri – perchè non si mantengono le quote dell’attuale tracciato della vecchia Pontina (scelta quale sede dell’autostrada per il tratto Pomezia-Ardea) ovvero, la quota in ingresso al Comune di Ardea, fino alla medesima quota verso Aprilia, altezza stabilimento Cecconi? questi piccoli accorgimenti, permetterebbero di avere tratti interrati a costi più bassi, mantenendo le quote con gli incroci con la via Laurentina senza danneggiare le aree artigianali e industriali a monte del territorio. Minori costi, minore impatto, minori oneri di esproprio, risposte concrete ai cittadini e a favore del territorio. La richiesta deve essere propositiva e tesa al ragionamento verso il quale, il Consiglio comunale non vorrà sicuramente sottrarsi a supporto di quanto lamentato dai cittadini da ogni parte del territorio”.