Melanoma, si va verso un vaccino efficace

31 maggio 2009 | 21:03
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Melanoma, si va  verso un vaccino efficace

Risultati positivi e promettenti contro il melanoma. Così è definito il vaccino presentato oggi al Congresso dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology), che raduna a Orlando in Florida oltre 30mila specialisti da tutto il mondo. Il vaccino, infatti, blocca la crescita delle cellule malate, regalando circa 5 mesi di sopravvivenza in più dei malati. Agisce come la ‘benzina’ di un caccia bombardiere, che sorvola il territorio e individua le zone migliori dove sferrare l’attacco. Il vaccino infatti “attiva le cellule T citotossiche dell’organismo, che controllano la risposta immunitaria, le quali iniziano a cercare i punti giusti a livello della membrana, per minare le cellule tumorali, causandone la distruzione”, spiega Patrick Hwu, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica e Melanoma all’A. D. Anderson – Università del Texas.


“Siamo davanti a risultati molto incoraggianti – prosegue Douglas Schwartzenruber, Responsabile dello studio e Direttore medico al Centro dei Tumori del Goshen Health System in Indiana – si tratta di un vaccino contro la forma metastatica ed è costituito da una parte di proteina presente sulle cellule del melanoma, che gli permette di agire in maniera mirata”. I pazienti coinvolti nello studio sono stati suddivisi in due gruppi: i risultati migliori sono stati ottenuti nei malati che hanno assunto il vaccino con l’interleuchina 2 (IL-2) rispetto alla sola IL-2, che rappresenta la terapia standard del melanoma avanzato. “Questi risultati sono un importante tassello sulla via della ricerca di una efficace cura del melanoma. Speriamo di avere ulteriori riscontri a breve”, commenta Patrizio Mulas, presidente dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi), che a fine giugno promuove il ‘Melanoma Day’ sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, proprio per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. L’incidenza di melanoma è cresciuta nel mondo a un ritmo superiore a qualsiasi altro tumore (eccetto il cancro al polmone nelle donne), con 132 mila nuovi casi l’anno. “La maggiore incidenza – sottolinea Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di oncologia medica dell’Istituto Pascale di Napoli – si registra in Australia, Nord America ed Europa, e in Italia si stimano circa 6 mila nuovi casi ogni anno: 3.143 tra gli uomini e 2.851 tra le donne”. In oltre il 50% dei casi, poi, questo killer viene diagnosticato in giovani e adulti sotto i 59 anni. Al congresso di Orlando Ascierto presenta i risultati di uno studio di fase II su ‘ipilimumab’, una molecola con un meccanismo d’azione ”rivoluzionario, che agisce a livello delle cellule del sistema immunitario, rimuovendo i ‘blocchi’ che impediscono la risposta antitumorale dell’organismo, migliorando la sopravvivenza media”.