Premio Città di Ostia, presentazione tra le polemiche

31 maggio 2009 | 21:38
Share0
Premio Città di Ostia, presentazione tra le polemiche

De Jesus: ‘Pessimo esempio’. Replica Colloca: ‘Polemiche pretestuose. Si parla di poesia e letteratura’

Il Faro on line – Dura contestazione delle associazioni del XIII Municipio, durante la conferenza stampa per la presentazione del premio internazionale “Città di Ostia”, edizione 2009, che si svolgerà il prossimo 13 giugno. A scatenare le ire delle associazioni, che inevitabilmente hanno turbato il regolare svolgimento dell’evento, è stata la scelta di premiare Licio Gelli, imprenditore e scrittore dal controverso passato, utilizzando una sede pubblica. Le accuse, scagliate con toni accesi, hanno spaziato nel passato di Gelli e le sue condanne: dagli 85 morti della strage di Bologna, al crack del Banco Ambrosiano, alla loggia massonica P2. 

Un inviperito Giacomo Vizzani, presidente del XIII Municipio, risponde a tono alle dure accuse delle associazioni: “Troppe le polemiche che ruotano intorno a questa storia. La realtà è che stiamo presentando un premio letterario che ha sempre avuto i giusti onori. Non entro nel merito del premio, ma sono felice che l’associazione Anco Marzio presenti il premio qui, poiché la sala non è mai stata negata a nessuno”.  Dopo il suo breve intervento, il presidente Vizzani ha scelto di andare via, furibondo, salutando i contestatori con uno: “State bene”.

L’alta tensione è palpabile, ed interviene Tonino Colloca, presidente dell’associazione Anco Marzio nonché ideatore del premio “Città di Ostia”, per tentare di placare gli animi, spiegando come è saltato fuori il nome di Licio Gelli tra i premiati: “Già nel 2003 Gelli fu premiato, ma non si sollevarono tante proteste. I premiati sono tanti, ed ognuno ha avuto il merito di essere preso in considerazione per l’apporto dato alla cultura. Inoltre  la giuria lavora in autonomia, e io non mi sono mai opposto alle sue scelte. Evidentemente è stato premiato l’uomo, non le sue azioni, a quello pensa la magistratura, il nostro compito prescinde da questo, in questa sede avrei voluto parlare di cultura e non di politica. Tra l’altro vorrei ribadire che ci sosteniamo non con soldi pubblici, cosa di cui siamo stati accusati, ma con sponsor che credono in quello che facciamo ”.
Secondo Colloca, queste contestazioni hanno un’origine del tutto strumentale, considerando l’eco che si è esteso anche ai giornali nazionali, definendo: “Meschino”, il comportamento avuto da Repubblica e: “Pretestuosa” la campagna denigratoria di Angelo Bonelli (Verdi), che non ha invece reagito in occasione della premiazione del 2003.

A prendere parola, a nome delle associazioni, Paula De Jesus, del Comitato Entroterra XIII: “L’associazione Anco Marzio, a nostro avviso, è libera di fare quel che crede, la nostra rabbia deriva dal fatto che l’amministrazione non si è dissociata da questa scelta. Questo è un luogo pubblico, e come tale deve essere gestito. Non è pensabile fare il nome di Licio Gelli nel nostro municipio, così si da un pessimo esempio di inciviltà. E’ un fatto grave legare il nome di Ostia a quello di un uomo che è legato ai peggiori momenti della storia italiana”.
Stefania Carlucci