‘Sanità: Aranova priva di servizi e strutture’

4 giugno 2009 | 17:01
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‘Sanità: Aranova priva di servizi e strutture’

Riflettori accesi sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla) nel corso della conferenza stampa dell’associazione Crescere Insieme

Il Faro on line – “Il servizio sanitario ad Aranova come in tutta l’area nord del comune di Fiumicino è molto carente”. Denunciando la mancanza di strutture e di mezzi, il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini, ha colto l’occasione per accendere i riflettori sulla sclerosi laterale amiotrofica. Comunemente definita Sla, è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che conta nella regione Lazio 400 casi, mentre sul litorale circa quaranta. “Per queste persone – spiega Severini – dovrebbe essere prevista un’assistenza sanitaria di ventiquattro ore su ventiquattro ma, a seconda dei casi, queste ore si riducono drasticamente a una decina fino ad arrivare a un paio al giorno”.
E’ il caso di una donna di 75 anni, residente ad Aranova, lasciata alle cure dei familiari per tutta la giornata con una copertura infermieristica di sole due ore al giorno. “Si tratta di un tempo di assistenza molto basso che mette in difficoltà figli e parenti e che evidenzia un problema strettamente connesso al territorio di Fiumicino. Ovvero: la mancanza di mezzi e personale che in caso di emergenza non darebbero la sicurezza dell’intervento”.
In prima linea accanto ai famigliari di persone affette da queste malattie c’è l’associazione Viva la vita onlus. Nata nel 2004, si occupa di Sclerosi Laterale Amiotrofica e di altre malattie rare ad alto impatto sociale, malattie cioè, che pongono in una condizione di invalidità permanente e che richiedono assistenza continuativa.
“L’obiettivo primario – spiega il presidente dell’associazione Mauro Pichezzi – è quello di migliorare le condizioni di vita dei malati e delle loro famiglie. C’è però una programmazione distribuzione economica, spesso approssimativa, con cui bisogna fare i conti. Avviene cioè che in alcuni distretti sanitari alcuni pazienti ricevano un’assistenza di ore continuativa a differenza di altri che ne ricevono una percentuale minima. La soluzione – spiega – potrebbe arrivare da una coordinazione tra i Servizi sociali e le Asl, creando un’integrazione e una riduzione delle spese, ma ci rendiamo conto0 che c’è ancora molto da lavorare. Siamo convinti che le risorse non mancano e vadano unicamente destinate nelle giuste direzioni”.
Il caso della signora di Aranova, non è isolato. L’obiettivo dell’associazione Viva la vita è quello di sviluppare un’assistenza domiciliare organizzata all’interno di un percorso coordinato che offra alla persona affetta da Sla interventi ospedalieri dedicati e professionalmente validi, cercando di restituire dignità al malato e di offrirgli una qualità della vita adeguata alle proprie aspettative.
“Per rendere concreta la propria solidarietà – conclude Roberto Severini – è possibile effettuare un versamento bancario: Intestatario del conto: Viva la vita Codice Iban: IT-06-F-03032-03210-010000000200. Banca: Credem – Credito Emiliano. Chiunque volesse avere informazioni, può contattarci ai numeri di telefono 3939200469. info.crescereinsieme@libero.it”.
Riccardo Ragozzini