Drug test, una forma di prevenzione precoce

5 giugno 2009 | 16:24
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Drug test, una forma di prevenzione precoce

I drug test ai giovani costituiscono una forma di prevenzione precoce per ridurre i danni della droga, in quanto “danno la possibilità di individuare in anticipo le persone più vulnerabili e di fornire loro aiuto con tempestività»: è l’opinione del sottosegretario con delega alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi. Il senatore ne ha parlato a margine di una sessione di lavoro sull’uso del drug test  professionale nei programmi di prevenzione precoce, che si è svolta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Sempre più spesso i media parlano di drug test a cui sottoporre i giovani – ha spiegato Giovanardi – ma, che si sia d’accordo o meno sul loro impiego come forma di prevenzione, resto dell’idea che solo esami professionali danno le necessarie garanzie e possono essere oggetto di discussione”. I test a cui si fa riferimento sono infatti eseguiti, in forma anonima e gratuita, nei servizi pubblici. Dal primo uso di droga all’accesso ai Sert, ha spiegato il capo del Dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni, trascorrono in media 8 anni e questo provoca una serie di rischi. L’identificazione precoce, invece, “riduce i tempi di esposizione alle sostanze e a rischi correlati al loro impiego”. “Naturalmente – ha concluso Giovanardi – bisogna lavorare affinchè le famiglie ricevano un supporto psicologico e siano in grado di gestire anche un esito positivo del test, che deve rimanere uno strumento a cui ricorrere con il consenso esplicito e consapevole e liberamente formato dei figli e non come atto punitivo”.