‘Quartiere Infernetto in balìa di case e cemento’

10 giugno 2009 | 17:15
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‘Quartiere Infernetto in balìa di case e cemento’

La denuncia del vicepresidente del comitato di quartiere Nuovo Infernetto 2000: ‘Da sempre contro le irrregolarità’

Il Faro on line – “Nuovo Infernetto 2000”, è il nome del comitato di quartiere nato nel 2000 per dare un assetto urbanistico a un quartiere, l’Infernetto appunto, “abbandonato a se stesso, non ostante ubicato all’interno della pineta romana”, come ci spiega Armeni Rita, la vicepresidente.
“Il nostro è un quartiere molto problematico: dopo 35 anni circa dalla sua nascita, il comune non è mai intervenuto per un’adeguata edilizia urbana. Non si è mai contrastata la speculazione edilizia, si costruiscono case senza che ci sia un’appropriata urbanizzazione: la rete fognaria è insufficiente rispetto alle utenze, e ciò crea molti disagi; anche l’esigenza elettrica è sottostimata, la fornitura non è tarata per gli abitanti effettivi (circa 35 mila), e il 90% delle strade è priva di illuminazione.”. A quest’ultimo disagio è infatti rivolta l’ultima iniziativa, “Luce per l’Infernetto”, alla quale aderiscono i cittadini della “zona 0”, la quale, afferma il vice presidente, è la più estesa di Roma. “Questi cittadini scrivono al Municipio, al Comune, ma per la burocrazia queste strde si definiscono come aperte al pubblico transito, scaricando le responsabilità al Consorzio. Inoltre c’è da dire che nella suddetta “zona 0” il Consorzio ha costruito 2 strade (Via Giordano e Via Stradella) in 20 anni; e ha fatto un piano finanziato nel 2003 che prevedeva la realizzazione di cinque strade non ancora terminate in quanto i lavori non erano a norma. Le aree verdi sono abbandonate – continua la vice presidente – e spesso occupate da insediamenti abusivi come roulotte”.
“Infine non è da sottovalutare la sicurezza: ogni notte 3 o 4 ville vengono visitate da ladri, complici la mancanza di illuminazione e l’assenza di un presidio stabile di forze dell’ordine. Queste sono le dichiarazioni – conclude la signora Armeni – di un comitato che combatte con le ottusità delle istituzioni che non comprendono, o non vogliono comprendere, le vere esigenze del quartiere, dove i politici vengono, promettono, e se ne vanno”.